Fosun investe 450 milioni nel rilancio dell’ex sede di Unicredit a piazza Cordusio a Milano. A occuparsi della commercializzazione degli spazi di The Medelan saranno Jll, Cbre e Cushman & Wakefield. La strutture riaprirà quindi entro il 2021 al termine di un'ampia operazione di riqualificazione.
Il complesso era stato rilevato nel 2015 da Fidelidade, compagnia assicurativa portoghese controllata dal colosso cinese Fosun. A vendere era stata Idea Fimit sgr, in cambio di un assegno da 344 milioni di euro. Il gruppo guidato da Guo Guangchang aveva in seguito conferito l'asset nel portafoglio del Fondo Broggi, gestito da Dea Capital Real Estate, l'sgr del mattone che fa capo al gruppo De Agostini.
La riqualificazione interessa un intero isolato, dove la banca in seguito alla crescita dimensionale avvenuta progressivamente negli anni aveva unito assieme l'ex palazzo del Credito Italiano con palazzo Magazzini Contratti, oltre all'ala disegnata nel 1960 da Giovanni Muzio per la quale verranno conservate le insolite coperture in rame della facciata.
Sui tre edifici - secondo quanto è stato spiegato questa mattina nel corso di una presentazione dall'Executive director asset management di Fosun, Pietro Clemente - sono previsti interventi mirati su 12.000 metri quadrati nel piano interrato e al primo livello, nei quali verranno realizzati negozi. Dal secondo al quinto piano verranno invece ricavati oltre 20.000 metri quadrati d'uffici, mentre il sesto e ultimo piano, circa 2.000 metri quadrati in tutto, ospiterà un bar e un ristorante che condivideranno una terrazza panoramica sul cuore della città.
Sono previsti anche parcheggi meccanizzati sotterranei, magazzini e giardini interni realizzati nelle corti originarie della struttura. Al termine dell'intervento, una volta a regime, il complesso ospiterà fino a 2.000 lavoratori.
Sull'intera area d'intervento ci sono vincoli piuttosto stringenti posti dalla Sovrintendenza, che di fatto hanno imposto un restauro di tipo conservativo. La fase realizzativa vera e propria sarà calendarizzata non appena il gruppo otterrà il via libera a una variante presentata al Comune di Milano nell'ottobre scorso.
Clemente ha anche spiegato che il gruppo di Shanghai ha un'ottica d'investimento di lungo periodo e non ha pertanto in programma di cedere l'immobile appena avviate le attività la suo interno. Il manager ha rivelato "grande interesse internazionale" da parte di potenziali locatari interessati agli spazi in fase di realizzazione