MENU
Provincia / Citta

Italia-Cina, sconti fiscali e finanza per chi si insedia a Shunde

Le imprese godranno di agevolazioni sulle attività di ricerca, dell'esenzione dagli interessi sui prestiti e cash back per l'affitto dei terreni. Il colosso infrastrutturale pubblico offre inoltre alle pmi italiane un canale online per distribuire i propri prodotti sul mercato del Dragone


08/07/2019 13:17

di Mauro Romano - Class Editori

Cccc sostiene le pmi italiane

China Communications Construction Company sta creando distretti industriali e intende invitare le aziende italiane a sfruttare le agevolazioni previste. “Sappiamo che le aziende italiane sono soprattutto pmi e  per questo offriamo loro l'opportunità di fare partnership con la nostra società per vendere i loro prodotti in questi distretti industriali ", ha detto la numero uno in Italia del colosso pubblico, Neli Nanova, parlando dal palco del Belt & Road Initiative 2 - Le nuove Vie della Seta”, il convegno ospitato in Borsa lo scorso 5 luglio e organizzato da Class ed MF-Milano Finanza assieme a Xinhua Silk Road Information Service e a China Economic Information Service.

L’idea di una cittadella italiana nel distretto di Shunde, nel pieno del Guangdong, provincia costiera, motore della crescita e dell’innovazione nella Repubblica, tra Guangzhou, Dongguan e Jiangmen, è rivolta alle piccole e medie aziende specializzate nella meccanica, nell’automotive, nel farmaceutico, nella tutela dell’ambiente e nell’agroalimentare.

All’interno della zona industriale italiana, pensata per favorire la produzione e l’export rivolto al mercato cinese, asiatico e del sud-est asiatico, le aziende godranno di agevolazioni secondo il modello delle zone economiche speciali. Ci sarà un cash back fino al 30% sugli acquisti di macchinari e attrezzature acquistate durante la fase di startup. Per tre anni le imprese godranno inoltre dell’esenzione degli interessi sui prestiti. Per i primi tre anni ci sarà anche un cash back fino al 10% e non superiore agli 1,2 milioni di euro, degli investimenti in equity. L’affitto dei terreni godrà a sua volta di una cash back al 100% nel primo anno e del 50% nel secondo  e nel terzo fino a un massimo di 250mila euro annui. Altre agevolazioni riguardano invece i costi in ricerca e innovazione.

China Communications Construction Company (CCCC), è emerso dalle slide mostrate da Nanova, sta inoltre lavorando con le principali piattaforme di e-commerce della Repubblica popolare per favorire la distribuzione dei prodotti italiani in Cina, creando canali in grado di arrivare ai consumatori cinesi, favorendo anche le pratiche doganali.

Negli ultimi sette anni il gigante delle costruzioni si è contraddistinto come avanguardia della strategia “go out” del governo, volta a sostenere l’internazionalizzazione dei gruppi del Dragone. “Gli investimenti progettati fuori dalla Cina sono cresciuti da 70 milioni di dollari nel 2012 a 15 miliardi di dollari nel 2018”, ha rivelato Nanova, che presto trasferirà in Italia il quartiere generale europeo della compagnia, interessata a investire nelle strutture del porto di Trieste e di Genova.

Il gruppo ha preso parte ad alcune delle nuove infrastrutture realizzare al mondo. Fra questi il ponte e tunnel di 47 kilometri sul mare che collega Macao e Hong Kong, realizzato in sette anni, la Colombo Harbour City, in Sri Lanka, un complesso urbano di 5 milioni di metri quadrati, del valore di 1,4 miliardi di dollari, il più grande terminal container al mondo, in Cina, costato 11,5 miliardi di dollari, mentre in Europa sta lavorando alla ferrovia veloce che collegherà Serbia e Ungheria.


Chiudi finestra
Accedi