Bonatti entra nella short list per la realizzazione dell'interconnettore del gas tra Bulgaria e Grecia (Igb). L’infrastruttura è un progetto di interesse europeo. Entro il 2021 progetto permetterà infatti di trasportare ogni anno 3 miliardi di metri cubi di gas naturale, rafforzando la diversificazione dell’approvvigionamento energetico.
La holding parmigiana partecipa assieme alle due aziende di ngegneristica e costruzioni bulgare Glavbolgarstroy International e Gp Group alla gara indetta dall’impresa comune Icgb, costituita dall’operatore del gas Beh, controllata al 100% dal ministero dell’Economia, dell’Energia e del Turismo di Sofia, e dal Consorzio Igi Poseidon, formato dalla italiana Edison e dall’operatore greco del gas Depa.
Con Bonatti sono altre quattro le società e i consorzi coinvolti nella gara da 145 milioni di euro per la costruzione del’interconnessione transfrontaliera che percorrerà i due Paesi per 182 chilometri da Komotini in Grecia a Stara Zagora.
In lizza, si apprende dai documenti pubblicati sul sito dell’Icgb ci sono la joint venture costituita dai tedeschi di Max Streicher e da Greek Terna, il consorzio tra la francese Spiecapag, parte del gruppo Vinci, e la Bulgria Trace Group, la greca J&P Avac e la joint venture tra gli ellenici di Aktor e il gruppo cinese China Petroleum Pipeline Engineering.
Lo scorso novembre l’Antitrust europeo aveva dato il via libera alla realizzazione e alla gestione dell’interconnettore con utilizzo di fondi pubblici. La Banca europea per gli investimenti ha già accordato un prestito da 110 milioni di euro alla Beh, coperto con una garanzia di Stato da 39 milioni. L’infrastrutture rientra nei progetti europei di interesse comune. L’importanza strategica è data dall’obiettivo di diversificazione degli approvvigionamenti. Il gasdotto permetterà infatti di connettere il sistema di trasmissione bulgaro al Tap, la Trans-Adriatic Pipeline che porterà le risorse azere in Italia attraverso Grecia e Albania, e al Desfa, il sistema di trasmissione greco del quale Snam, assieme a Enagás e Fluxys ha acquisto il 66%.
“La nuova interconnessione del gas tra Grecia e Bulgaria aumenterà la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e rafforzerà la concorrenza, a vantaggio dei cittadini della regione “, aveva spiegato quattro mesi fa la commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager. I lavori ha ricordato nei giorni scorsi la ministra per l’Energia, Temenouzhka Petkova inizieranno a maggio, per essere completati nel 2020.