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Azienda Energetico

JV di Energy e della cinese Pylon per produrre batterie al litio

La fabbrica sorgerà in Veneto, in provincia di Padova, e le batterie che verranno prodotte entro la fine di quest'anno serviranno allo stoccaggio di energia ottenuta da fonti rinnovabili. Energy è per ora l'unica azienda italiana a realizzare internamente sia il sistema di accumulo energetico sia le batterie di stoccaggio


18/05/2023 16:16

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Davide Tinazzi, ceo di Energy

Energy, società attiva nell'offerta di sistemi integrati di accumulo di energia, quotata su Euronext Growth Milan, ha formalizzato la costituzione della joint venture con Pylon Technologies Europe Holding, di diritto olandese controllata al 100% dal gruppo cinese  Pylon Technologies, quotata alla borsa di Shanghai con una capitalizzazione di circa 41 miliardi di yuan (pari a 5,7 miliardi di dollari), il primo costruttore al mondo di batterie al litio per uso ciclico stazionario, per l'accumulo di energia da fonti rinnovabili.

Lo scopo della joint venture è rafforzare il business comune nel territorio europeo della produzione e commercializzazione in Europa di batterie al litio.

La joint venture denominata Pylon LiFeEu ha sede presso lo stabilimento di Energy a Sant'Angelo di Piove di Sacco, in provincia di Padova. Qui sarà avviata entro la fine del 2023 la produzione di batterie Lfp (litio-ferro-fosfato) cobalt free, necessarie allo stoccaggio di energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare da pannelli fotovoltaici.

Sarà realizzata una gigafactory all'interno dello stabilimento produttivo di Energy. Il business plan della joint venture prevede la realizzazione, in fase iniziale, di un primo sito che potrà arrivare a una capacità produttiva di 600-800 batterie al giorno, pari a 3-4 MWh di capacità di accumulo. Grazie a questa joint venture, Energy è per ora l'unica azienda italiana a realizzare internamente sia il sistema di accumulo energetico sia le batterie di stoccaggio.

Energy e Pylon Technologies collaborano da dieci anni ed entrambe hanno puntato, da subito, sulla tecnologia delle batterie a ciclo stazionario per l'accumulo di energia che ne mitigano l'impatto ambientale e decarbonizzano l'intero processo produttivo. Secondo dati di mercato, la Cina produce quasi l'80% della capacità di storage delle batterie mondiali.

Tra gli obiettivi comunitari vi è quello di incentivare la produzione della componentistica sul territorio europeo, che rappresenta il principale scopo della joint venture, che si qualifica come un'operazione di 'friendshoring', in cui Italia e Cina collaborano attivamente, grazie agli investimenti del partner cinese nel mercato italiano.

«Questa joint venture con Pylontech Eu è la giusta evoluzione di una fruttuosa partnership tecnica di lungo termine in cui anche valori umani condivisi hanno giocato un ruolo fondamentale», ha commentato Davide Tinazzi, ceo di Energy, «vorrei, in questa occasione, ringraziare tutti coloro che hanno creduto e stanno collaborando alla realizzazione di un progetto che oggi vede il raggiungimento di una pietra miliare».

Jinpeng "Geoffrey" Song, vicepresidente del business internazionale di Pylon Technologies, ha aggiunto che «è un passo importante per Pylon Technologies avviare una produzione localizzata, in quanto i nostri partner, soprattutto in Europa, sono desiderosi di avere una catena di fornitura più sicura e stabile; abbiamo scelto il Veneto come luogo di partenza, cui siamo legati sia dalle conoscenze scientifiche di lunga data fin dai tempi di Galileo che dalla fresca amicizia con Energy, e crediamo in un brillante futuro dell'industria delle energie rinnovabili nell'Ue, che faccia leva su conoscenze globali e su risorse locali». (riproduzione riservata)


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