Per l'internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina ci sono a disposizione 7 miliardi di euro. A tanto ammonta il platfond offerto dalle cinque banche presenti a Tianjin per la missione imprenditoriale organizzata nella municipalità organizzato nell’ambito del Business Forum Italia-Cina. Fuori da questa riserva intanto la prima azienda ha potuto beneficiare dei finanziamenti in yuan concessi da Cassa Depositi e Prestiti con la raccolta del suo primo Panda bond.
L'appuntamento nella metropoli alle porte di Pechino è organizzato dalla stessa Cdp e da Bank of China, in coordiamento con il ministero dello Sviluppo economico italiano e del ministero del Commercio cinese, con il sostegno di Confidustria, Ice e Abi. Il mondo bancario era rappresentato da Iccrea Banca, Intesa SanPaolo, Monte dei Paschi, Unicredit e Ubi. Gli istituti "intendono rafforzare il supporto offerto alle imprese italiane, tanto dall'Italia quanto direttamente in loco, potenziare le relazioni con le controparti locali, individuarne di nuove, e incrementare le proprie attività", ha spiegato il presidente del comitato tecnico Abi per l'internazionalizzazione, Guido Rosa.
Anche per rafforzare i legami con le controparti, per gli istituti di credito la missione è stata un'occasione di incontro con l’Associazione Bancaria Cinese (CBA), la Banca Centrale Cinese (PBOC), la China Banking and Insurance Regulatory Commission (CBIRC) e alcune banche locali.
Appena la scorsa settimana, venerdì 20 settembre, in occasione del convegno Belt&Road Initiative, quali opportunità per le imprese pugliesi organizzato da Class Editori e dalla Banca popolare di Puglia e Basilicata, il consigliere economico e commerciale dell'Ambasciata cinese in Italia, Li Bin, aveva d'altronde, auspicato una più stretta collaborazione in ambito finanziario tra i due Paesi.
Il forum pmi è stata anche l'occasione per presentare il finanziamento da 393 milioni di yuan, pari a circa 50 milioni di euro, concesso da Cassa utilizzando la liquidità proveniente dall’emissione di titoli in renmbi, collocati a La linea di credito è stata accordata in favore di Deutz Fahr Machinery Co. Ltd., società cinese controllata dal gruppo italiano SDF, uno dei principali produttori di trattori, macchine da raccolta e motori diesel al mond. Bank of China Milan branch ha agito in qualità di Facility Agent nella transazione.
Le risorse saranno destinate a sostenere la crescita del gruppo SDF in Cina con il potenziamento delle linee di produzione, il rinnovamento degli impianti e dei macchinari e lo sviluppare nuovi prodotti.
Il gruppo SDF, guidato dal presidente e ceo del consiglio di gestione Lodovico Bussolati, è presente in Cina dal 2011 in jv con il gruppo Changlin e nel 2014 ha acquisito una partecipazione in Agricultural Equipment, che nel 2016 è diventata maggioranza e pieno controllo sulle attività.
Nel mercato cinese, è attivo nelle fasi di produzione e vendita di macchine e attrezzature agricole e cura l’offerta di servizi post-vendita. Gli stabilimenti produttivi, situati nella regione dello Shandong, hanno una dimensione di circa 80 mila metri quadrati coperti e sono destinati principalmente alla realizzazione di trattori e macchine da raccolta. La capacità produttiva degli impianti è pari a 20 mila unità all’anno, destinata in particolare al mercato asiatico.
SDF è uno dei principali produttori di trattori, macchine da raccolta e motori diesel al mondo. Distribuisce i propri prodotti con i marchi SAME, DEUTZ-FAHR, Lamborghini Trattori, Hürlimann e Grégoire. La sede principale della società è a Treviglio (BG), radicata nell'area nella quale l'azienda si è sviluppata a partire dal 1927, anno nel quale i fratelli Francesco e Eugenio Cassani hanno costruita la Trattrice Cassani, uno dei primi esempi al mondo di trattore dotato di motore diesel.
Diventata Same nel dopoguerra, il genero dei fondatori, Vittorio Carozza, dette un forte impulso anche allo sviluppo in Italia, acquisendo la Lamborghini Trattori, e all'estero con una serie di acquisizioni in mercati strategici, Germania, Svizzera, Francia e quindi in Cina, portandola alla dimensioni attuali, che somma produzione, vendita, servizio post vendita e la distribuzione dei ricambi grazie alla rete di 8 siti produttivi (fra Europa e Asia), 12 filiali commerciali (in Europa e Asia), una joint venture in Cina e una in Russia, 155 importatori e oltre 3.100 concessionari in tutto il mondo.
SDF conta oltre 4.200 dipendenti e nel 2018 ha ottenuto un fatturato di 1.373 milioni di euro con un EBITDA del 9%.