Tra salute e business, le decisioni da prendere in questo momento da parte delle istituzioni sono particolarmente delicate. L’Italia è stato tra i primi paesi a bloccare i voli con la Cina per colpa del coronavirus. MF-Milano Finanza ne ha parlato con Jiang Xu, country head of Italy, di Bank of China Milan Branch e presidente dell’Associazione imprese cinesi in Italia.
Domanda. Giovedi 30 gennaio, il governo italiano ha deciso lo stop ai voli diretti tra Italia e Cina. Quali considera possano essere i settori piu colpiti nell’immediato?
Risposta. Potrebbe esserci un possibile impatto diretto sul turismo italiano, sulla moda e sul retail. Al momento, l’Italia è l’unico paese in Europa ad aver completamente interrotto i voli verso la Cina; se prendiamo come riferimento il comparto moda la divaricazione negativa si farà ancora più ampia. Molti marchi italiani di fascia alta si sono visti costretti a chiudere i loro negozi in Cina e i principali marchi della moda hanno abbassato le loro previsioni di profitto per il 2020; tra questi, il produttore di gioielli Pandora che ha registrato un arresto degli affari a causa del coronavirus.
La Cina rappresenta il più grande mercato del lusso al mondo, non solo quello legato al mercato interno ma anche quello relativo agli acquisti effettuati all’estero: i turisti cinesi rappresentano infatti un terzo degli acquirenti globali di beni di lusso. Se la sospensione dei voli diretti porta inevitabilmente ad un calo degli acquisti e dei consumi in uscita in Cina, dall’altra va ad aggravare ancora di più la situazione in entrata per l’industria della moda italiana. La Camera Nazionale della Moda Italiana stima che a causa dell’epidemia, le vendite del settore subiranno una diminuzione dell’1,8% nei soli primi sei mesi di quest’anno, una stima ben lontana dalla crescita prevista del 3%.
Inoltre, la sospensione dei voli diretti non andrà unicamente ad impattare sulle vendite dei suddetti comparti nei negozi fisici in Cina e in Italia ma, a causa delle difficoltà nel settore della logistica, porterà ad un calo o addirittura ad un arresto dell’e-commerce delle industrie correlate.
D. Questo blocco avrà una ripercussione anche sulle principali compagnie aeree e sul settore della logistica a lungo termine?
R. La sospensione dei voli diretti Cina-Italia può aggravare il già alto tasso di disoccupazione in Italia: nell’industria del trasporto aereo ci sono oltre il 70% di impiegati italiani che lavorano sulle tratte sino-italiane delle principali compagnie aeree cinesi come Air China, China Eastern Airlines, China Southern Airlines, Hainan Airlines e Sichuan Airlines. A causa dell’interruzione tutte le compagnie aeree stanno affrontando enormi perdite economiche alle quali stanno facendo fronte prendendo in considerazione il congedo non retribuito per i dipendenti soluzione, con una conseguente riduzione delle entrate dei dipendenti.
D. Come stanno reagendo le aziende cinesi in Italia?
R. L’Associazione delle Imprese Cinesi in Italia condivide le preoccupazioni del governo italiano in merito alla diffusione dell’epidemia e ritiene altresì che il governo italiano debba adottare misure adeguate di controllo. Tuttavia, l’improvvisa decisione di sospendere le tratte aeree dirette ha provocato stupore tra le imprese cinesi in Italia. Proprio in questi giorni diverse aziende cinesi si sono rivolte alla nostra Associazione per sottolineare come la suddetta decisione stia avendo un impatto negativo.
D. Lei rappresenta una delle principali banche cinesi in Italia e l’associazione che riunisce tutte le imprese cinesi nel paese. Come pensa che possa essere salvaguardata la relazione economica e commerciale tra Cina e Italia?
R. La sospensione dei voli diretti ha gravemente compromesso gli scambi commerciali e di investimento tra Cina e Italia. Cosco Shipping ha dichiarato che la decisione ha comportato il rinvio della cerimonia di inaugurazione del terminal container di Vado in Italia e anche le successive attività economiche e commerciali quali le visite a clienti importanti che saranno rinviate o annullate. Huawei ha affermato che l’interruzione dei voli ha già impattato sulla catena di fornitura globale, compresa quella dei prodotti finali in Italia; a questo si aggiungono i ritardi nella spedizione via aerea di componenti chiave che influenzeranno la consegna di alcuni progetti. Società come il gruppo Nms e Rifa hanno affermato che la sospensione dei voli ha causato ritardi nelle indagini sugli investimenti, due diligence e scambi di personale tecnico in Italia, il che potrebbe avere gravi ripercussioni sui prossimi investimenti cinesi in Italia nonché sull’economia italiana al momento a corto di capitale straniero.
D. Ritiene che la decisione italiana non sia in linea con gli standard internazionali raccomandati?
R. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha sottolineato che non raccomanda o addirittura è contraria a restrizioni sui viaggi. Allo stato attuale il governo cinese sta fronteggiando l’epidemia al massimo delle sue potenzialità rendendo note le informazioni in maniera pubblica, trasparente e responsabile e adottando misure di prevenzione e controllo a 360 gradi, ottenendo piena approvazione dalla comunità internazionale. Pertanto la nostra Associazione invita il governo italiano ad adottare misure antiepidemiche in linea con le raccomandazioni dell’Oms al fine di non superare i limiti ragionevoli e per evitare di compromettere i normali scambi di personale e la cooperazione pratica nei diversi settori tra Cina e Italia. Auspichiamo altresì che il governo italiano possa controllare efficacemente la situazione epidemica rafforzando la prevenzione e il controllo delle frontiere tramite ispezioni rigorose, quarantena del personale e analisi delle merci in entrata e sospendendo l’ingresso dei cittadini cinesi provenienti dalle aree gravemente colpite dal coronavirus come lo Hubei e riattivando le tratte dirette tra Cina e Italia. Ciò ridurrà notevolmente l’impatto dell’epidemia sull’economia italiana e sugli scambi economici e commerciali tra i due paesi senza andare a compromettere la salute dei cittadini italiani. (riproduzione riservata)