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Perché i gestori spostano i portafogli verso l’Asia

Le banche centrali compreranno 6 mila miliardi di dollari di titoli nei prossimi 12 mesi, più del doppio del picco precedente, secondo un report di Citi. E oltre all'ondata di liquidità si punta sull'impatto degli stimoli fiscali, a partire dalla Cina, per sostenere la ripresa globale. Però sul fronte del virus le notizie non sono buone


07/07/2020 14:08

di Elena Dal Maso - Class Editori

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I mercati in Asia hanno aperto molto bene la settimana, portandosi ai massimi negli ultimi quattro mesi sulla scommessa di un’ondata di nuova liquidità low cost da parte delle banche centrali e misure di stimoli fiscali, a partire dalla Cina, per sostenere la ripresa economica globale.

Gli occhi degli investitori sono puntati sulle blue chip cinesi, che lunedì 6 sono salite del 3%, oltre ad aver guadagnato il 7% la scorsa settimana, portandosi al livello più alto degli ultimi cinque anni. Ad alzare il sentiment generale un report di Citi secondo cui gli analisti stimano che le banche centrali globali compreranno 6 mila miliardi di dollari di attività finanziarie nei prossimi 12 mesi, più del doppio del picco precedente.

Però sul fronte contagi le notizie non sono delle migliori. Gli Stati Uniti hanno registrato quasi 156 mila nuovi casi di coronavirus nel fine settimana. Nel frattempo funzionari australiani stanno chiudendo il confine tra i due stati più popolosi del Paese per un periodo indefinito, mentre cercano di contenere uno scoppio di coronavirus a Melbourne. La decisione segna la prima volta che il confine tra Victoria e il Nuovo Galles del Sud viene chiuso nell’ultimo secolo (il precedente per l’influenza spagnola).

Il numero di casi Covid-19 a Melbourne è aumentato negli ultimi giorni, spingendo le autorità a far rispettare severi ordini di allontanamento sociale in 30 sobborghi. «Pensiamo che ci sia un motivo per aumentare l’allocazione tattica sulle azioni asiatiche nel contesto dei portafogli azionari globali», hanno scritto gli analisti di Nomura in una nota. «Vediamo un certo numero di catalizzatori che potrebbero spingere la sovraperformance dei titoli azionari in Asia, escluso il Giappone, nel breve termine», hanno aggiunto.

«Gli Stati Uniti non hanno controllato l’epidemia di Covid come hanno fatto altri Paesi. Riaprendo l’economia troppo presto, abbiamo assistito a un spaventoso aumento nel ritmo di nuove infezioni», ha scritto Robert Rennie, responsabile della strategia per i mercati finanziari di Westpac. «Quindi i mercati dovranno scalare un muro di ansia a luglio, perché l’attività economica probabilmente si attenuerà dalla ripresa a forma di V vista negli ultimi mesi», ha avvertito Rennie.

«Inoltre le relazioni tra Stati Uniti e Cina stanno peggiorando notevolmente». Due portaerei statunitensi hanno condotto esercitazioni nel Mar Cinese Meridionale sabato 4, secondo quanto ha riferito la Marina degli Stati Uniti, mentre la Cina ha effettuato esercitazioni militari che sono state criticate dal Pentagono e dagli Stati vicini. (riproduzione riservata)


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