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Azienda Finanza

Una piattaforma Icbc per le aziende per lavorare con la Cina

Il progetto lanciata da Icbc, la più grande banca del mondo, coinvolge la Fondazione Italia-Cina. Ad oggi sono già 20 mila le imprese cinesi registrate nel sistema. Entro giugno la stima è che il database supererà le 100 mila unità: migliaia di imprese cinesi selezionate e disponibili a dialogare per sviluppare nuovi rapporti di collaborazione con soci e aziende italiane interessate.


22/01/2021 15:18

di Mauro Romano - Class Editori

settimanale

Arriva in Italia la piattaforma digitale di matchmaking globale tra aziende targata Icbc, la più grande banca al mondo. Icbc Business Matchmaker è stato sviluppato in maniera indipendente dall'istituto cinese ed è aperto alle società di tutti i Paesi. Si affida alla rete di servizi mondiale di Icbc, ai principali margini FinTech e all'ampia base di clienti per aiutare le imprese cinesi e straniere a integrarsi nelle catene industriali globali, in quelle di fornitura e del valore e per promuovere la cooperazione globale in beni, servizi, tecnologie, progetti e capitali.

Attraverso la Fondazione Italia Cina le imprese potranno registrarsi gratuitamente al portale inserendo i propri dati aziendali, specifiche relative a prodotti e servizi richiesti e/o offerti in ottica di collaborazione con le controparti cinesi. La Fondazione, in collaborazione con lo staff di IcbcMilan Branch, si occuperà di coordinare il processo per rendere più efficace l’adesione delle aziende alla piattaforma, organizzare focus e iniziative B2B, coinvolgendo settori specifici e diverse aree geografiche.

La piattaforma ha già attivato diverse funzionalità di base, come "Marketplace" e "Events". "Marketplace" sostiene le imprese nella pubblicazione e ricerca dei prodotti online e di progetti di cooperazione. "BMM Events" consente di partecipare agli eventi di matchmaking sia online sia offline. 

Fino ad oggi la piattaforma ha attirato quasi 20 mila imprese, la maggior parte delle quali cinesi, e ha raggiunto una cooperazione strategica con numerose organizzazioni commerciali in Italia, Cina, Argentina, Singapore e Malesia, grazie alla quale sta emergendo un network globale aperto e inclusivo. Si sono tenuti diversi eventi di matchmaking online e offline, come la conferenza online 2020 Cina-Africa sulla cooperazione economica e commerciale, la Cloud Matchmaking Fair Argentina-Cina 2020, con il 70% degli intenti di cooperazione raggiunti, per un valore totale di quasi 10 miliardi di yuan.

Il 6 novembre 2020, durante la China International Import Expo (CIIE), con l'aiuto di ICBC Business Matchmaker, ICBC ha organizzato con successo l'evento di supporto Belt and Road Trade Fair, che ha offerto alle imprese la possibilità di sperimentare l’intero processo di matchmaking globale. L'evento ha attirato in loco 400 imprese da 32 Paesi e regioni, tra i quali anche l’Italia, e ha facilitato la firma di quasi 300 contratti e MOU per un valore complessivo stimato di oltre 3 miliardi di yuan, ottenendo un ampio riconoscimento dalle imprese di tutto il mondo.

“È un progetto che vuole aiutare le imprese italiane e cinesi, e soprattutto quelle piccole e medie che hanno più bisogno di essere sostenute in una fase delicata come questa per allacciare rapporti di collaborazione, ha spiegato Mario Boselli, presidente della Fondazione Italia Cina.

“Nel nostro Paese Icbc gestirà la parte tecnica e operativa del sistema mentre la Fondazione individuerà e canalizzerà gli interessi dei soci e delle imprese nei confronti del sistema e l’accesso al sistema stesso" ha aggiunto Marco Bettin, Direttore Operativo della Fondazione Italia Cina.

Due le novità annunciate da Li Zong, Deputy GM of Inclusive Finance Dept. ICBC Head Office nel suo saluto da Pechino. “Abbiamo inserito le compagnie che hanno partecipato alla presentazione di oggi nella lista degli ospiti speciali della piattaforma così da rendere il processo di iscrizione più efficiente" – ha raccontato – "Inoltre, lanceremo la nuova versione della piattaforma nel giugno di quest’anno, con molte nuove funzioni per le aziende registrate”.

“Si tratta di uno strumento eccezionale, la cui realizzazione è stata accelerata dalla tragica pandemia in atto ma che rientra – ha aggiunto Sergio Miele, Senior Business Development Consultant ICBC Milan Branch – in un processo di digitalizzazione dell’economia e degli scambi commerciali, su cui noi in Italia siamo in ritardo ma che in Cina è già iniziato da molti anni. Alle imprese italiane, e soprattutto alle piccole e medie imprese che sono quelle più interessate ad estendere la propria attività verso l’estero, viene chiesto di fare un salto culturale, di prendere atto che per competere sia necessario innovare il proprio modello di business ma soprattutto il modo di pensare”. (riproduzione riservata)


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