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Al salone dell'auto di Shanghai scatta l'offensiva dei tedeschi in Cina

Bmw annuncia che adotterà DeepSeek come app di intelligenza artificiale sulle sue prossime auto elettriche. Vw pronta a lanciare 20 nuovi modelli entro il 2027, tra cui tre studiati apposta per la Cina. Anche Toyota si lancia in un mega investimento a Shanghai per surclassare Tesla


24/04/2025 10:48

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Oliver Zipse, ceo di Bmw

In coincidenza con l'apertura del salone dell'auto a Shanghai, oltre mille espositori da 26 paesi in corso fino al 2 maggio, con milioni di visitatori previsti, BMW ha annunciato che integrerà la tecnologia di intelligenza artificiale (IA) della startup tecnologica cinese DeepSeek nelle sue auto più recenti in Cina entro la fine dell'anno. 

«Questo migliorerà il nostro Intelligent Personal Assistant con la funzionalità DeepSeek. Inoltre, integrerà le nostre attuali capacità di intelligenza artificiale e consentirà l'accesso a informazioni che vanno ben oltre il veicolo stesso", ha dichiarato Oliver Zipse, presidente del consiglio di amministrazione di BMW AG, al salone dell'auto.

In precedenza, alcune case automobilistiche cinesi avevano firmato per integrare il famoso modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) di DeepSeek nei propri sistemi. Zipse ha sottolineato l'importanza della Cina per l'innovazione, anche nel campo dell'intelligenza artificiale, affermando che BMW sta «portando rapidamente sulla strada le tecnologie più avanzate dei pionieri locali».

La casa automobilistica tedesca ha accelerato la collaborazione con i partner tecnologici cinesi. La scorsa settimana ha annunciato un piano per approfondire la collaborazione con ByteDance, proprietario della piattaforma TikTok, per migliorare le applicazioni di IA nel marketing e nel servizio clienti. A marzo, ha collaborato con Alibaba per integrare l'IA dell'LLM nei veicoli di nuova generazione di BMW e ha stretto una partnership con Huawei per sviluppare ulteriormente un ecosistema digitale in auto su misura per il mercato cinese.

Anche Volkswagen nei giorni scorsi ha rilanciato, per bocca del ceo Oliver Blume, l'offensiva sul mercato cinese, ormai da tutti i costruttori considerato come il più strategico a livello globale. 

In occasione del salone di Shanghai, il gruppo tedesco ha rivelato tre nuovi prototipi sviluppati in Cina per la Cina, frutto della collaborazione con i partner locali Faw, Saic e Jac. I nuovi modelli - la berlina compatta Id.Aaura, il Suv elettrico compatto Id.Evo (atteso su strada nel 2026), e il grande Suv Id.Era con range extender - rappresentano la nuova generazione della gamma elettrica Volkswagen.

Ma non si tratta solo di design o propulsione: la vera svolta passa attraverso l'innovazione tecnologica. I nuovi modelli saranno dotati di sistemi avanzati di assistenza alla guida (livello 2++), che permettono anche di distogliere temporaneamente lo sguardo dalla strada. Inoltre, il gruppo ha introdotto un veicolo a marchio Audi - interamente pensato per un pubblico cinese di clienti tecnofili - dotato di funzioni basate sull'intelligenza artificiale. Il debutto commerciale è previsto già per l'estate.

Blume ha dichiarato che il settore si trova "a un punto di svolta", tra l'ascesa delle barriere doganali e la trasformazione del mercato. «Due anni fa abbiamo riorientato la nostra strategia in Cina, e abbiamo fatto progressi più rapidi del previsto. Ora inizia la più grande offensiva elettrica della nostra storia», ha detto il manager in un'intervista al quotidiano tedesco Faz.

Nella roadmap di Volkswagen in Cina è previsto il lancio di oltre 20 nuovi modelli elettrici e ibridi entro il 2027, con l'obiettivo di tornare protagonisti in un mercato dove l'ascesa dei marchi nazionali ha messo sotto pressione anche altri colossi come Bmw e Mercedes. Solo nel primo trimestre del 2025 Volkswagen ha registrato una flessione del 7,1% nelle vendite in Cina, fermandosi a 644.100 veicoli, e confermando l'urgenza di una svolta.

Ma non sono solo i costruttori europei a muoversi in Cina. Nei giorni scorsi, Toyota Motor ha firmato un accordo per la costruzione di uno stabilimento per la produzione di veicoli elettrici (Ev) a Shanghai, in una mossa strategica volta a rafforzare la propria presenza in Cina.

Nell'accordo di cooperazione con l'amministrazione municipale di Shanghai, Toyota si impegna a investire un totale di 14,6 miliardi di yuan (circa 2 miliardi di dollari) nel progetto di veicoli a nuova energia nel distretto di Jinshan, secondo quanto riferito da Xinhua.

«Il progetto introdurrà tecnologie innovative per creare un modello di neutralità carbonica all'avanguardia che avrà un'influenza significativa sia in Cina che a livello globale», ha affermato Tatsuro Ueda, amministratore delegato della regione Cina e presidente di Toyota Motor Investment.

«Inoltre, non vediamo l'ora di collaborare con più fornitori locali per mostrare al mondo i vantaggi competitivi della filiera cinese dei veicoli elettrici e di nuova generazione e promuovere congiuntamente le tecnologie cinesi a vantaggio del mercato globale», ha aggiunto. Dopo la gigafactory di Tesla, il progetto di Toyota segna un secondo record negli investimenti su larga scala a Shanghai. (riproduzione riservata)



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