Lenovo intende capitalizzare sulle ricevute di deposito cinesi (Cdr) e l'industria globale dei pc, per quotarsi a Shanghai. Il più grande produttore mondiale di personal computer farà il suo debutto sullo Star Market, omologo cinse al Nasdaq. Notizia che ieri ha fatto impennare le sue azioni scambiate a Hong Kong, che mercoledì hanno raggiunto il livello più alto dal 2015.
In un documento depositato ieri, Lenovo ha spiegato che intende vendere azioni equivalenti a un aumento del 10% del conteggio ampliato delle azioni ordinarie. Le sue azioni hanno mostrato una crescita del 9,7% mercoledì, dando alla societa' un valore di mercato di quasi 14 miliardi di dollari
Lenovo prevede di utilizzare i fondi per attività di ricerca e sviluppo, investimenti strategici e per ristrutturare il capitale circolante. Non ha fornito un lasso di tempo entro cui sara' ultimata l'offerta, che rimane soggetta alle condizioni di mercato e necessita dell'approvazione di azionisti, borse e regolatori.
Sono diverse le società tecnologiche cinesi che si sono recentemente quotate nelle Borsa della Cina continentale o ad Hong Kong, a causa alle crescenti tensioni commerciali con Washington. Il Governo di Pechino sta anche incoraggiato le aziende a puntare sul recente Star Market, noto anche come Science and Technology Innovation Board, introducendo regole per la quotazione e altri requisiti piu' flessibili rispetto ad altri mercati cinesi.
Oltre Lenovo anche Megvii Technology, startup di intelligenza artificiale intende intraprendere la strada delle Cdr per raccogliere fondi. Lenovo "sta sfruttando il boom del mercato dei capitali cinese", ha sottolineato il presidente Yang Yuanqing.
Come i competitor, l'azienda ha beneficiato della pandemia, che ha portato a un'impennata delle vendite di strumenti per il lavoro e lo studio a distanza e per l'home entertainment. Oltre a questo, le vendite di pc nel 2020 hanno raggiunto il tetto di crescita piu' elevato dell'ultimo decennio durante la pandemia, con le spedizioni globali di pc in aumento del 13%, secondo International Data Corp.
Come sottolineato a inizio anno da Gianfranco Lanci, presidente di Lenovo, una cosa certa del 2021 è che non si tornerà alla situazione pre 2020, soprattutto per quanto riguarda studio e lavoro da casa. " Penso che queste forme smart continueranno. Sarà una parte di lavoro e di studio a domicilio verticale, 1 o 2 giorni alla settimana. Questo porterà ancora di più al rilancio dei pc: tutti a casa ne avevamo uno o due, non ne eravamo del tutto sprovvisti", ha spiegato, " Con la pandemia ci si è resi conto che il telefono non era sufficiente, e che serviva un pc o un tablet per ogni membro della famiglia. E così anche i computer stanno cambiando e cambieranno ancora di più in futuro". Un boom accompagnato dallo sviluppo del 5G che, aggiunge, farà diventare "inutile" il Wi-Fi di casa. (riproduzione riservata)