Lo sviluppo 5G italiano continua a parlare cinese. Go internet, service provider per le regioni Marche ed Emilia Romagna, ha sigla accordo con ZTE per la fornitura di stazioni base 5G-ready. Le nuove stazioni verranno utilizzate, in un primo momento, per completare la migrazione dalla tecnologia Wimax alla tecnologia LTE della rete presente nella regione Marche. Successivamente, le stesse stazioni saranno utilizzate in modalità 5G, semplicemente effettuando un upgrade.
La fornitura consentirà inoltre l’estensione dell’intera rete della società con l’attivazione di nuove postazioni per la tecnologia di prossima generazione sia nella regione Marche sia in Emilia-Romagna. Grazie all’accordo di frequency sharing concluso nel 2018 con Linkem, le stazioni base ZTE, il colosso cinese delle telecomunicazioni, potranno essere utilizzate con 80 Mhz di frequenza, permettendo così di aumentare la velocità e la capacità della rete.
Go Internet segnala anche di aver notificato l'accordo alla Presidenza del Consiglio per avviare il procedimento di verifica, previsto dalla normativa sul golden power con l'ultimo decreto cybersicurezza, che vincola le forniture di beni e servizi per le reti strategiche da soggetti extra-UE e non esclude l'imposizione di possibili condizioni sul contratto.
«L’accordo con ZTE è di assoluta importanza per GO internet nel contesto di un mercato molto orientato verso le reti 5G e consente una trasformazione tecnologica fondamentale con l’obiettivo di mantenere la società fortemente competitiva», ha dichiarato Giuseppe Colaiacovo, presidente della società umbra che è quotata in borsa a Milano, nel listino Aim.
Per Hu Kun, presidente di Zte Western Europe e amministratore delegato di Zte Italia, il colosso cinese delle tlc sosterrà Go Internet nella realizzazione di una nuova rete tecnologica, sicura e all'avanguardia. Il top manager esorta quindi il governo italiano a sperimentare le nuove connessioni 5G nel nostro Centro di Ricerca e Innovazione a L'Aquila, e a testare e verificare le apparecchiature nel nostro Cyber Security Lab di Roma.
GO internet è stata assistita per gli aspetti legali dell’operazione da un team coordinato dall’avvocato Carlo Riganti, managing partner di Starclex - Studio Legale Associato.
Nel primo semestre di quest'anno Go Internet ha realizzato ricavi per 3,1 milioni di euro in lieve discesa (-7%) sul 2018, con un ebitda di 1,42 che spinge il margine al 45% del fatturato, mentre il conto economico finale registrava una perdita di quasi 1 milione di euro.
Fondata nel 1985, Zte oggi è una delle quattro aziende di telecomunicazioni più importanti al mondo. Offre le sue soluzioni a più di 500 operatori in oltre 160 Paesi. E l’Italia è uno dei mercati esteri in cui ha investito di più, circa 500 milioni di euro, nel corso degli ultimi anni. Recentemente ha presentato il “5G Core Technology Trend White Paper”, un libro bianco in cui viene svolta un’analisi approfondita dei problemi e delle sfide che investono il settore 5G, mettendo a fuoco le tendenze che caratterizzeranno lo sviluppo di questa tecnologia dal punto di vista dei network di base.
Il gruppo dispone in giro per il mondo, in Usa, Canada, Cina ed Europa, di 20 centri R&D all’avanguardia e impiega oltre 30 mila professionisti della ricerca nello sviluppo di tecnologie di nuova generazione tra cui 5G, IoT, Nfv, Sdn , Cloud Computing e Big Data. Secondo l’ultima tabella annuale dei richiedenti di brevetti stilata dall’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale, la multinazionale occupa il quinto posto nella classifica dedicata alle applicazioni Pct pubblicate nel 2018.
Lo scorso giugno Zte ha dichiarato 1.424 famiglie di brevetti standard essenziali (Sep) per il 5G e altrettante domande di brevetto all’European Telecommunications Standards Institute.