MENU
Azienda Information Technology

Huawei, la tecnologia del Mate 60 copiata da Apple

Secondo il Financial Times, sulla base dei risultati di alcuni test condotti sul Mate 60, l'ultimo smartphone del gruppo cinese. Ma il chip Kirin 9000S utilizzato nel Mate 60 potrebbe sganciare Huawei dalla dipendenza occidentale, anche se il livello tecnologico è ancora inferiore


20/09/2023 15:06

di Sara Bichicchi - Class Editori

settimanale
Ren Zhengfei, fondatore e numero uno di Huawei

Secondo il Financial Times, sulla base dei risultati di alcuni test condotti sul Mate 60 presentato dal produttore cinese all’inizio di settembre, Huawei starebbe copiando la tecnologia di Apple per sviluppare i processori dei suoi smartphone. 

Il chip sviluppato da Huawei (nonostante le sanzioni Usa) per il Mate 60, l’ultimo smartphone di Huawei, ha un circuito molto avanzato che si compone di otto unità di elaborazione. Quattro di queste, pur basandosi sulla tecnologia di Arm, l’azienda britannica che possiede l’architettura di chip alla base del 99% degli smartphone, avrebbero elementi propri di Huawei. È quanto emerge dalle analisi di Geekerwan, società cinese di test tecnologici, e dalle rivelazioni di persone coinvolte nello sviluppo del modello al Financial Times.

Se tutto fosse confermato, questo sarebbe un passo avanti importante per Huawei, sotto sanzioni da parte degli Stati Uniti nel 2020, anche se i chip della società cinese sconterebbero comunque un gap di due generazioni rispetto alle linee di produzione più avanzate secondo TechInsights. Inoltre, il governo americano, tramite la segretaria al Commercio Gina Raimondo, ha negato di avere prove della capacità di Huawei di produrre in proprio i processori dei suoi smartphone.

La strategia di Huawei consisterebbe nel prendere in licenza i progetti di Arm, per poi modificarli attraverso l’azienda di progettazione di chip HiSilicon. Così Huawei avrebbe costruito il chip Kirin 9000S del Mate 60. 

Il produttore cinese in questo modo potrebbe ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera e i costi di licenza, oltre a differenziarsi dai rivali che utilizzano chip meno avanzati, come ha spiegato l’analista Brady Wang di Counterpoint Research al Financial Times. Di conseguenza Huawei potrebbe riposizionarsi nella fascia alta del mercato degli smartphone e competere con Apple. 

La stessa big tech di Cupertino, ricorda il Financial Times, ha utilizzato per anni una tattica simile a quella adottata da Huawei: anche Apple ha migliorato la tecnologia di Arm per adattarla agli iPhone e ai Mac. Huawei, però, è teoricamente sottoposta a limitazioni abbastanza stringenti e non è chiaro quanto le stia rispettando. Già nel mese di agosto, infatti, ha iniziato a circolare la notizia di una catena di fabbriche “fantasma” che Huawei sfrutterebbe per produrre sotto un altro nome e aggirare le sanzioni americane. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi