Matica Fintec, l'azienda di Novara, specializzata nelle soluzioni tecnologiche per l’emissione di card digitali, nano sim e micro simcard destinate a istituzioni finanziarie e governative con necessità di elevati standard di sicurezza, ha gli occhi puntati sul mercato asiatico, come principale dfrive di crescita dei prossimi anni.
«Il mercato arabo è stato il primo ad aprirsi ai nostri prodotti», ha spiegato Sandro Camilleri, presidente di Matica Fintec, che si è quotata sul listino Aim di Borsa Italiana l'11 novembre scorso, «e oggi pesa per il 30% delle entrate. Un altro 30% è rappresentato dal lavoro svolto nelle Americhe. L’area dove puntiamo a crescere di più è l’Asia, un mercato che per logiche di prezzo e questioni logistiche rappresenta la vera sfida per il futuro».
Matica Fintec ha appena avviato con successo l’espansione anche nel mercato sudafricano. «La quotazione è solo un nuovo punto di partenza e il continente africano, è interessante perchè evidenzia ritmi di crescita molto rilevanti. Il Sud Africa è il primo mercato e il nostro ingresso ci consente di guardare a nuovi obiettivi di crescita», ha specificato Camilleri.
Ma forse più dell'Africa, sarà l’area asiatica sarà la grande sfida. Matica Fintec vende in tutto il mondo e più del 95% del fatturato (14 milioni di euro) è realizzato all’estero grazie a soluzioni altamente tecnologiche che sta trasformando il mondo dei pagamenti in chiave cashless o i sistemi sistemi di emissione per documenti di identità (la digital ID), segmento in cui Matica è forte.
Nei primi 9 mesi del 2019 Matica Fintec ha fatturato 10,2 milioni, in crescita del 9% rispetto ai 9,4 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente con l’ebitda a 2,2 milioni, con un balzo del 68% rispetto a 1,3 milioni dello stesso periodo del 2018 (il 22% rispetto al 14% dello stesso periodo 2018).
Tre i cardini della crescita: qualità del prodotto, prezzo competitivo e capacità di consegna. Il piano di sviluppo lanciato con la quotazione passa necessariamente dalla ricerca di nuovi talenti e le posizioni aperte nella sede di Galliate (Novara) aumentano ogni giorno. «Siamo alla continua ricerca di ingegneri e tecnici che abbiano voglia di confrontarsi con il mondo», conferma anche l’amministratore delegato Gabriella Minerva.
Fondata a Milano nel 1992, Matica System produceva goffratrici per incisione di targhette metalliche. Nel 2002 è stata acquistata da Sandro Camilleri che nel 2007 ha impresso la svolta digitale acquisendo le succursali dell’azienda austriaca Digicard e dell’azienda italiana Fractalos Card Lab, entrambe specializzate in sistemi di emissioni di carte per produzioni di grosso volume.
Nel luglio 2011 Matica è divenuto il maggiore azionista dell’azienda tedesca Digital Identification Solutions AG (Diso), fornitore globale di soluzioni di identificazione avanzate, specializzata in applicazioni governative e aziendali di sicurezza per carte di identità, passaporti e visti con il proprio marchio EDIsecure. Nuove acquisizioni sono possibili ma sempre mantenendo al centro delle attenzioni la redditività (l’ebitda adjusted è di 2,3 milioni).
L’operazione di quotazione si è conclusa con una raccolta pari a 6,9 milioni di euro, tutta in aumento di capitale con un flottante previsto oltre il 33% (salirà al 38,39% assumendo l’integrale esercizio dell’opzione greenshoe) che risulta tra i più alti su Aim Italia. La crescita per linee interne è basata sulla ricerca e sviluppo, con investimenti in R&D superiori al 10% del fatturato annuo che hanno permesso di certificare nove brevetti e di ottenere la qualifica di Pmi Innovativa.
«La quotazione», conclude Sandro Camilleri, «riveste per noi una valenza altamente strategica a favore della crescita; le risorse raccolte saranno dedicate a incrementare la nostra presenza internazionale nei mercati e-ID e Digital Payment, con particolare focus nelle aree che mostrano maggiori tassi di crescita. Puntiamo a favorire il nostro sviluppo attraverso la crescita per linee esterne con operazioni di M&A, il rafforzamento dell’attività di ricerca e sviluppo per anticipare l’evoluzione tecnologica del settore e l’ottimizzazione del processo produttivo per mantenere elevati standard qualitativi». (riproduzione riservata)