Il trasporto ferroviario fra Asia ed Europa sta lentamente iniziando a erodere quote di mercato al via mare. Dopo un mese dall’avvio del servizio, Rail Cargo Group afferma con soddisfazione che il nuovo collegamento ferroviario merci fra Cina e Italia viaggia a pieno in direzione Europa, mentre può ancora migliorare il proprio tasso di riempimento verso est.
Nicola Cavasin, responsabile del progetto per l’impresa ferroviaria austriaca, ha spiegato che «la frequenza al momento è settimanale e i treni sono già pieni in direzione westbound fino a fine giugno. Vista la riapertura della maggior parte delle aziende italiane solo dal 18 maggio scorso post lockdown, le richieste in eastbound verso la Cina sono inferiori e i treni possono ancora essere ottimizzati negli spazi».
Rail Cargo Austria si aspetta che un aiuto in questo senso arrivi anche dalla ripresa della produzione in Italia che finora ha pagato lo scotto del lockdown imposto per l’emergenza coronavirus. «Al mercato farà piacere sapere che le tariffe sono state ridotte per cercare di attrarre volumi in export dall’Italia e diretti in Cina», ha detto ancora Cavasin, che mira ad attingere da quella fetta di mercato che tradizionalmente sceglieva la via aerea per spedire le merci ma che ora, a causa della scarsa capacità di stiva e dei noli elevati, cerca soluzioni diverse.
Quello recentemente avviato da Rail Cargo Group, in collaborazione DBO Bahnoperator, è un treno per il trasporto di container 40 piedi high cube fra Xi’an e Melzo (Milano) con un transit time di 14 giorni. Da Melzo (Rail Hub Milano) sono poi disponibili vari collegamenti secondari da e per Ravenna, Bari, Nola e altre destinazioni collegate con l’hub intermodale lombardo di Contship Italia.
Secondo quanto reso noto da China State Railway Group, nel mese di maggio appena trascorso il numero di treni merci Cina – Europa ha raggiunto un nuovo massimo di 1.033, con un incremento del 43% rispetto all’anno precedente. Un record di 93.000 Teu equivalenti sono state trasportate dai treni, con un aumento del 48% rispetto all’anno precedente. Il numero di treni in partenza è aumentato del 47% anno su anno a 556 il mese scorso, mentre il numero di treni di ritorno è salito del 39% a 477.
La stessa fonte ha sottolineato che i treni merci hanno svolto anche un ruolo cruciale nella lotta contro la pandemia in Europa, permettendo l’invio di enormi quantità di materiale medico come mascherine e occhiali. A maggio i treni merci hanno trasportato forniture antiepidemiche per un totale di 1,2 milioni di articoli e per un peso di 9.381 tonnellate in Paesi europei come Polonia, Italia, Spagna e Francia. (riproduzione riservata)