L'attività manifatturiera cinese è diminuita a febbraio, registrando il tasso di espansione più lento degli ultimi nove mesi a causa della debole domanda di nuovi ordini e del calo delle esportazioni, secondo un sondaggio privato.
L'indice Pmi Caixin, ponderato verso le piccole imprese private, è sceso a 50,9 punti il mese scorso da 51,5 di gennaio.
Tuttavia, la lettura di febbraio è stata il decimo mese consecutivo in cui il Caixin PMI è rimasto al di sopra della soglia di 50 che separa l'espansione dalla contrazione.
La domanda e l'offerta nell'industria manifatturiera hanno continuato ad espandersi a un ritmo più lento. I sottoindici per la crescita della produzione si sono ritirati al livello più debole in 10 mesi e il nuovo lavoro totale si è espanso al tasso più debole in nove mesi, secondo Caixin.
Gli ordini di esportazione sono diminuiti per il secondo mese consecutivo. Il mercato del lavoro è rimasto sotto pressione, poiché a febbraio e' calato anche il sottoindice dell'occupazione presso i produttori cinesi.
"L'effetto della ripresa si è ulteriormente indebolito con la lettura diminuita per il terzo mese consecutivo, al minimo da maggio", ha detto Wang Zhe, economista senior di Caixin Insight Group.
"Nel frattempo, il mercato è diventato più ottimista sulle prospettive di business. L'indicatore per le aspettative di produzione futura è balzato al secondo livello più alto dall'agosto 2014 in base alle aspettative che la riacutizzazione invernale nei casi di Covid-19 stava volgendo al termine", ha detto l'economista.
Il PMI manifatturiero ufficiale cinese, che si concentra maggiormente sulle grandi aziende statali, è sceso a 50,6 a febbraio da 51,3 a gennaio, secondo i dati diffusi domenica dal National Bureau of Statistics. Il sondaggio ufficiale dei produttori ha un campione molto più ampio rispetto al sondaggio privato. (riproduzione riservata)