Clabo si rafforza patrimonialmente per affrontare gli investimenti relativi alle nuove commesse in Cina. La società marchigiana, specializzata nella produzione di mobili frigoriferi e attrezzature per bar e pasticcerie, sta, infatti, lavorando su importanti forniture a Starbucks, che in Cina si sta espandendo a macchia d'olio, e per nuovi prodotti destinati a panetterie-pasticcerie nel mercati del sud est asiatico, che stanno crescendo più di quello cinese.
Alla fine dello scorso luglio la sub-holding di Hong Kong, Clabo Pacific Holding Ltd ha finalizzato un aumento di capitale di 2 milioni di euro sottoscritto per il 49% da Simest, la finanziaria di supporto all'esportazione del gruppo Cdp, che gestisce per conto del Mise il fondo di venture capital.
Simest è dal 2017 azionista al 49% dellsocietà di HK, che ha contribuito a fondare, per sostenere l'attività di Clabo non solo sul mercato cinese, ma anche in altri mercati asiatici. A sua volta Clabo Pacific Holding Ltd ha aumentato il capitale della controllata cinese Qingdao Clabo Easy Best Refrigerated Equipment Ltd la società che materialmente produrrà le attrezzature per i punti vendita di Starbucks e i clienti orientali. L'accordo tra Clabo e Simest prevede l'impegno di Clabo a riacquistare la partecipazione di Simest nel 2024.
«L'aumento di capitale nella nostra controllata asiatica ci consentirà di dare ulteriore impulso allo sviluppo del nostro business in estremo oriente che richiede investimenti sia finanziari che in capitale umano. È molto importante per noi avere la conferma che Sace Simest crede nei nostri progetti ed è pronta a sostenerli come ha gia' ampiamente dimostrato anche in passato,» ha commentato Pierluigi Bocchini, presidente e ceo di Clabo.
«Il sostegno del Made in Italy nel mondo è la missione di Sace Simest. L'aver nuovamente affiancato un'eccellenza italiana come Clabo nella sua espansione internazionale sottolinea la fiducia dei nostri partner nel ruolo propulsivo del Polo dell'export e dell'internazionalizzazione del Gruppo Cdp,» ha puntualizzato a sua volta Alessandra Ricci, ceo di Simest, che nel bimestre luglio-agosto ha finanziato in varie forme per un totale di 52 milioni di euro la crescita di ben 125 pmi in paesi extra Unione Europea.
Nel giugno scorso, la società marchigiana aveva completato anche l'emissione di un prestito obbligazionario fino a 8 milioni di euro, a supporto degli investimenti per il rinnovo e ammodernamento dell'impianto produttivo principale a Jesi la logica della Fabbrica 4.0.
Nel secondo trimestre di quest'anno l'azienda ha messo a segno una crescita importante.
Clabo, in dettaglio, ha chiuso il trimestre in forte crescita significativa. Levendite nette per 13,5 milioni hanno segnato un +19,6% , Ebitda per 1,8 milioni è cresciuto del 32,7% portando l' Ebitda margin al 13,3%. Sulle attese per l'intero anno, Bocchini ha precisato che «il trend prosegue in linea con il piano industriale. Siamo abbastanza fiduciosi di realizzare i numeri che abbiamo indicato nel piano, che prevedono 58 mln euro di vendite e 60 mln euro di valore della produzione».
Nel primo trimestre la crescita è stata diffusa in tutti e tre gli stabilimenti del gruppo, Italia, Cina e Stai Uniti. «L'area geografica che ci sta riservando maggiori soddisfazioni è quella relativa al Nord America, dove stiamo crescendo con percentuali superiori al 20%. Riteniamo che questi dati possano crescere anche nella semestrale,» aveva precisato in primabvera Boccini, «lo stabilimento asiatico, nonostante la debolezza diffusa sul mercato domestico cinese, sta performando bene grazie alle quote export che stanno crescendo notevolmente soprattutto nell'area del sud-est asiatico».