L’allentamento delle restrizioni da politica zero Covid e le festività del capodanno lunare hanno rimesso in moto i consumi. Secondo i dati del Ministero della cultura e del turismo cinese, nei primi sei giorni di vacanza del Capodanno, sono stati effettuati in totale 308 milioni di viaggi turistici all’interno del Paese. Un dato che evidenzia la ripresa progressiva dei viaggi e il conseguente revenge shopping che in pochi giorni hanno generato entrate per circa 375,8 miliardi di yuan (pari a 51,3 miliardi di euro), con un aumento del 30% rispetto al 2022 e del 73,1% sul 2019.
Department store di alta gamma come il Plaza 66 di Shanghai hanno visto formarsi lunghe code davanti ai negozi di maison come Chanel, Louis Vuitton e Hermès. Secondo quanto riferito dallo stesso mall, le entrate totali del negozio della griffe ammiraglia di Lvmh hanno raggiunto una media di 1,48 milioni di dollari (1,36 milioni di euro) al giorno durante la stagione delle feste. Allo stesso modo, un report di Moodie Davitt, ha indicato come nel periodo compreso tra il 21 e il 25 gennaio le vendite duty-free offshore nella rete di negozi di Hainan siano aumentate del 20% su base annua, superando 1,68 miliardi di yuan (229 milioni di euro).
I numeri sono incoraggianti sia per i marchi locali che per quelli occidentali. Finora, tuttavia, il revenge shopping dei cinesi si è limitato alle destinazioni interne e a corto raggio, in particolare Hong Kong e Macao, ma anche località come Bangkok, Phuket, Taipei e Singapore sono state tra le prime destinazioni al di fuori della Cina continentale.
All’interno della Mainland China, il Sichuan è stata la destinazione turistica nazionale più popolare e ha ospitato 53,9 milioni di visitatori con un aumento del 24,7% rispetto all’anno precedente, mentre lo Yunnan, noto per il turismo naturalistico e outdoor, ha registrato i maggiori introiti turistici con 5,7 miliardi di dollari (5,2 miliardi di euro), con un aumento annuo del 249%.
Anche la spesa per l’intrattenimento è aumentata. Le vendite al botteghino sono salite a 993,8 milioni di dollari (917,9 milioni di euro) nel periodo delle vacanze del 2023, con un aumento del 14% rispetto al 2019. (riproduzione riservata)