La reggina Emak, uno dei player di riferimento a livello mondiale nell’offerta di soluzioni innovative per il giardinaggio, l’agricoltura, l’attività forestale e l’industria, quotata in Borsa a Milano sul mercato Star, punta ancora sull’area asiatica, e in particolare sulla Cina, il maggiore polo produttivo del gruppo da 452 milioni di fatturato nel 2018.
Tuttavia nel primo trimestre, l'area Asia Pacifico in particolare ha risentito della stagnazione dei consumi e degli investimenti a livello globale, nonché all’incertezza creata dalle tensioni sui dazi, fenomeni registrati da una diminuzione del fatturato di gruppo a 122 milioni da 131 del 2018.
Fausto Bellamico, presidente e ceo dell'azienda che vanta una presenza diretta in 14 Paesi in cinque continenti con 2.000 addetti, ha tuttavia avuto ragione a puntare la sue carte soprattutto sul mercato cinese dove l'azienda è radicata dal 2004 con il primo stabilimento produttivo, la Emak Jiangmen (Cina) dedicato ai prodotti hand-held rivolti ai mercati price sensitive.
Il secondo polo produttivo, la Emak Tailong rilevata nel 2008, a Zuhai, siè specializzato nella produzione dei cilindri per i motori a due tempi dei prodotti portatili di tutto il gruppo che si abbinano ai due stabilimenti italiani (Pozzilli e Bagnolo in Piano).
Nelle unità industriali cinesi è avviata anche la produzione di pompe industriali a bassa pressione e macchine del segmento cleaning quali idropulitrici e aspiratori destinati ai mercati asiatici e sudamericani. Sempre in Cina a Ningbo vengono prodotti accessori e componenti per il lavaggio ad alta pressione e per motoseghe e decespugliatori.
L’acquisizione della Lavorwash di Mantova nel 2017 ha portato nel gruppo una quarta unità produttiva di Yongkang che produce idropulitrici e aspiratori per il mercato sudamericano. Il totale dei dipendenti Emak in Cina supera le 400 unità.
Attualmente lo stabilimento Emak Jiangmen punta a crescere su un'area di 40.000 mq, con una superficie coperta di circa 20.000 mq e una capacità produttiva, a regime, superiore alle 250.000 unità l'anno. L'engineering e la distribuzione dei prodotti sono gestiti direttamente dalla capogruppo Emak.
Bellamico nella relazione al primo bilancio trimestrale 2019 ha rilevato che la crescita delle vendite sul mercato cinese che non ha comunque compensato il rallentamento complessivo nell’area Asia Africa Oceania.
La presenza in Asia rimane per Emak strategica. La divisione outdoor power equipemet (Oleo Mac, Efco, Bertolini e Nibbi) in Asia Africa Oceania realizza il 12 % del fatturato complessivo (167 milioni con l’ebitda all’8,2%). La percentuale dell’area Asia Africa Oceania sale al 13% per la divisione Pump & High Pressure Water Jetting che vale 185 milioni (Comet, HPP, PTC, Lemasa e Lavor). Nella divisione componenti e accessori Asia Africa Oceania valgono il 14% del fatturato (112 milioni) con le linee Tecomec, Sabart, GeoLine, MecLine e Speed Group.
Il gruppo Emak nell’intero 2018 ha realizzato ricavi consolidati pari a 452,8 milioni, rispetto a 422,2 milioni dello scorso esercizio, in aumento del 7,3%.
L’ebitda dell’esercizio ha raggiunto il valore di 49,4 milioni (50,8 milioni adjusted), pari al 10,9% dei ricavi (11,2% adjusted) rispetto a 43,9 milioni (45,6 milioni adjusted) pari al 10,4% dei ricavi (10,8% adjusted) del 2017. Il risultato netto del 2018 è pari a 25,6 milioni, contro 16,4 milioni del 2017. L’assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario lordo di 0,04 euro.