Cosmoprof India e Philbeauty a Manila in giugno, Cosmoprof North America in luglio, Vietbeauty a Saigon in agosto, Beauty Fair in Brasile in settembre, Bellezza y Salud in Colombia e Beauty Expo a Kuala Lumpur in ottobre, Cosmopak e Cosmoprof Asia a Hong Kong in collaborazione con UBM Asia più la nuova CCBF a Shanghai in novembre. È l’agenda 2019 del presidente di BolognaFiere Giampiero Calzolari che insieme al direttore generale Antonio Bruzzone punta con decisione sull’internazionalizzazione e sulla Cina per arrivare a fatturare oltre 200 milioni di euro nel 2022.
Cosmoprof Asia quest’anno porterà più di 100 aziende italiane di cosmetica a Hong Kong negli spazi del Kong Convention and Exhibition Centre e cresceranno di numero e importanza anche quelle della filiera del packaging dedicato alle filiere della cosmetica. Cosmoprof Asia da quasi 25 anni è la principale fiera internazionale dedicata alla bellezza in Asia.
Il successo della formula "One Fair, Two Venues" si riflette bene nei risultati dell'ultima edizione: crescita del 5% del numero di espositori a 3.030 aziende di 53 Paesi e crescita del 4,2% del numero di visitatori a 87.284 professionisti da 135 Paesi. E la tendenza è verso la crescita perché tra i Paesi asiatici, Hong Kong rappresenta il primo mercato di sbocco per il beauty italiano con un valore di export superiore ai 200 milioni di euro.
Ma non è solo la filiera della bellezza a trainare l’espansione del made in Italy nell'ex Celeste Impero. BolognaFiere, fondatore della Bologna Children’s Book Fair (BCBF) appuntamento per la comunità professionale dell’editoria per ragazzi è sbarcata in Asia anche come organizzatore della China Shanghai International Children’s Book Fair (CCBF). La prima edizione si è svolta nel novembre 2018 al World Expo Exhibition Centre and Convention Centre di Shanghai e quest’anno si riparte.
È grazie alla dimensione internazionale che il consiglio di amministrazione di BolognaFiere ha chiuso "il miglior bilancio della sua storia". Il fatturato consolidato 2018 è arrivato a 170,8 milioni di euro, in crescita del 35,5% rispetto ai 126 milioni di euro del 2017, (+29% rispetto ai 132,4 milioni di euro del 2016, anno di raffronto per il consueto avvicendarsi di manifestazioni a cadenza biennale).
Importante l'apporto dell'estero, che vale il 25% del fatturato. «Gli eventi complessivi all’estero sono stati oltre 30, in particolare in Russia, Asia, Nord America ed Europa,» hanno rivelato Calzolari e Bruzzone. Il margine operativo lordo si è attestato a 36,5 milioni di euro, in aumento del 46,6% rispetto ai 24,9 milioni di euro del 2017 (+72,1% rispetto ai 21,2 milioni di euro del 2016) raggiungendo una notevole incidenza sul fatturato con il 21,3%. L’utile netto consolidato supera per la prima volta i 10 milioni raggiungendo i 10,9 milioni di euro, in crescita di circa il 22,5% rispetto al 2017 (più che raddoppiato rispetto ai 4,8 milioni del 2016). La posizione finanziaria netta si è attestata al 31 dicembre 2018 a 39,3 milioni di euro con un’incidenza sull’ebitda di gruppo pari a 1,1 volte.
Il gruppo BolognaFiere si posiziona stabilmente tra i principali player fieristici internazionali e vanta uno dei quartieri espositivi più avanzati al mondo. Gestisce i quartieri fieristici di Bologna, Modena e Ferrara e ha un portafoglio espositivo con oltre 80 manifestazioni in Italia e all’estero.
«Il 2018 è stato un anno particolarmente significativo perché chiude un primo triennio dedicato al consolidamento delle attività sul quartiere di Bologna e nel settore della cosmetica a livello mondiale, i risultati testimoniano la validità delle scelte strategiche che ci consentono di pianificare per i prossimi anni una serie di interventi per accelerare la crescita per linee esterne con ulteriori importanti acquisizioni senza dimenticare l’ampliamento del quartiere di Bologna che prevede investimenti per 138 milioni di euro entro il 2024»,» ha concluso Gianpiero Calzolari.