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Ilpra, Pmi innovativa, sbarca in Borsa per finanziare l'espansione in Asia e a Dubai

L'azienda specializzata nel packaging di prodotti alimentari, cosmetici e medicinali ha raccolto oltre 5 milioni di nuovi mezzi da investire nello sviluppo della filiali di Hong Kong e di Dubai, che secondo il ceo, saranno i motori di sviluppo del prossimo decennio. Il fatturato, 27 milioni nel 2017, con un ebitda margin che sfiora il 20% è realizzato all'estero per il 75%


15/02/2019 12:03

di Marco Fusi - Class Editori

ilpra
Uno dei macchinari di Ilpra

Ilpra, Pmi innovativa fondata nel 1955 attiva nel settore del packaging di prodotti alimentari, cosmetici e medicali, vede l’Asia e i Paesi del Golfo come aree di forte sviluppo per i prossimi anni. L’azienda, con 4 sedi in Europa e Asia e il 75% dei ricavi realizzati all’estero, è sbarcata oggi a piazza Affari proprio per sostenere i suoi programmi di internazionalizzazione.

Ilpra è uno dei principali player nel settore del packaging grazie all’ampia gamma di macchine (termosaldatrici, riempitrici, termoformatrici) e soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Con più di 16 mila macchinari venduti, 190 dipendenti, una vasta rete di venditori e la presenza in 4 paesi, Italia, UK, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti, il gruppo presidia direttamente i mercati di tutto il mondo.

La società ha registrato nel 2017 (dati consolidati pro forma) un valore della produzione pari a 27,2 milioni di euro, un Ebitda  di 5,3 milioni (Ebitda margin 19,4%) e una posizione finanziaria netta pari a 8,4 milioni.

«Produciamo macchine per confezionare il cibo. Ogni paese produce cibo e se si vuole vendere bisogna confezionarlo, quindi sostanzialmente ogni Paese può essere cliente. In Europa dove siamo giá molto presenti. Stiamo lavorando molto bene nei Paesi Arabi dove abbiamo un ottimo mercato e gli Stati Uniti, e si sta sviluppando l'attività con la  Russia», ha spiegato Maurizio Bertocco, presidente e ceo.

Nei Paesi del Golfo, ha proseguito il numero uno di Ilpra, «siamo presenti con una filiale a Dubai che sta andando molto bene e sta facendo un ottimo lavoro e pensiamo di crescere molto nei prossimi anni nei Paesi Arabi».

Il fronte asiatico, dove opera la filiale di Hong Kong, sará quello dello sviluppo del prossimo decennio, nonostante le diverse abitudini alimentari. « Lì noi arriviamo insieme alla grande distribuzione, con i cibi confezionati, con la conservazione, e loro non sono abituati a questo, ma stanno cambiando» ha osservato Bertocco. 

Per sostenere questa forte spinta all’internazionalizzazione, che avverrà anche attraverso acquisizioni e gli investimenti sulla capacità produttiva, il gruppo ha deciso un aumento di capitale con quotazione delle azioni alla borsa di Milano sul listino Aim, il segmento dedicato alle Pmi ad alto potenziale. La società ha raccolto 5,3 milioni e l’ammissione a quotazione è avvenuta a seguito del collocamento di 2.538.600 azioni ordinarie di nuova emissione vendute un prezzo unitario di 2,10 euro.

A metà mattinail titolo segnava un apprezzamento del 10%, con poco più di 130 mila azioni scambiate. 

La Ipo è avvenuta «tutta in aumento di capitale per crescere: internazionalizzazione soprattutto e alcune acquisizioni. Comunque noi miriamo alla crescita e riteniamo che il nostro settore, il packaging, sia primario. È un settore importante, uno dei pochi in netta crescita ancora e quindi di conseguenza desideriamo investire soprattutto per la crescita all'estero,» ha concluso Bertocco.


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