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Azienda Manifatturiero

La pellicceria riparte dalle imprese del territorio e dal mercato internazionale

Nel 2018 il comparto ha segnato un calo del 6,7%. L’Italia rimane comunque il primo Paese europeo per esportazioni di pellicce e seconda nel mondo dopo la Cina. Focus su Giappone, Kazakistan e Azerbaigian. Presentato TheOneMilano, salone dedicato al furwear nato dall’unione di Mifur e Mipap


14/02/2019 07:56

di Alice Merli - Class Editori

Presentato il nuovo TheOneMilano

Fare sistema, con un focus sulle imprese del territorio e sull’internazionale. Un obiettivo che è emerso ieri durante la conferenza stampa di presentazione di TheOneMilano, salone dedicato al furwear nato dall’unione di Mifur e Mipap e in scena dal 22 al 25 febbraio, parallelamente a Milano moda donna, negli spazi di Fieramilanocity.

«Apriamo in un momento congiunturale difficile, ma ancora vitale grazie alla presenza di 393 brand, in moderata crescita rispetto ai 342 dell’edizione di febbraio 2018, di cui 212 italiani e il resto esteri, che presenteranno le loro collezioni a 11 mila buyer stimati», ha sottolineato Norberto Albertalli, presidente di TheOneMilano.

Mano ai numeri, secondo i dati di preconsuntivo 2018 elaborati dal centro studi di Confindustria moda, il comparto di pellicceria italiana ha totalizzato un valore di produzione, a livello retail, per 1,27 miliardi di euro, accusando un calo del 6,7% sul 2017.

Nei 12 mesi dello scorso anno inoltre l’export di capi finiti in pelliccia è arretrato a -11,7% per 325,6 milioni, tornando ai valori storici del 2016, penalizzato dalle guerre dei dazi legati alla Russia (-24,3%). L’Italia rimane comunque il primo Paese europeo per esportazioni di pellicce e seconda nel mondo dopo la Cina.

Quanto ai progetti futuri, l’amministratore delegato Elena Salvaneschi ha poi aggiunto: «Dopo essere volati con Mipel a Seoul lo scorso ottobre, stiamo studiando delle attività in Giappone, Kazakistan e Azerbaigian insieme a Ice».

Claudio Marenzi, presidente di Confindustria moda ha infine sottolineato l’importanza del manifatturiero e di fare sistema tra i vari attori del comparto, in riferimento agli uffici del salone situati nel palazzo della stessa Confindustria, dove hanno sede anche Micam, Mido, Milano Unica e Mipel e a cui si unisce anche Lineapelle aderendo all’associazione ma senza utilizzarne gli spazi.

«Ci sono sempre più eventi che ruotano attorno a una casa comune, che significa condivisione e crescita collettiva. Dovremmo cominciare a ragionare tra di noi anche nelle nostre aree, verso una visione unica», ha sottolineato.


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