Proiettare nel futuro una tradizione millenaria nella produzione della porcellana, avvalendosi delle migliori tecnologie disponibili nel mondo, che sono “made in Italy”. C’è questo obiettivo alla base della maxi-commessa in Cina per il gruppo Sacmi di Imola.
Il gruppo Jingdezhen Yishan Ceramics ha commissionato a Sacmi una fornitura completa di sei presse della nuova “Green Series” Sacmi-Sama, la più competitiva del mercato per quanto riguarda la riduzione dei consumi energetici, per la nuova fabbrica di stoviglie nella città di Jingdezhen.
La fabbrica, con una capacità produttiva di 10 milioni di pezzi l’anno, si inserisce nel Ceramic Smart Workshop, un complesso produttivo che, con una superficie di 280 mila metri quadrati, ospita anche diverse attività dell’artigianato locale dedicato alla ceramica artistica, unendo così passato e presente, tradizione e modernità.
Conosciuta come la capitale mondiale della porcellana già prima dell’anno Mille, sotto la Dinastia Tang, la città è stata infatti per secoli il cuore dell’industria della porcellana in Cina, con manufatti esportati in tutto il mondo ed in particolare in Europa.
Accanto alle presse, Sacmi-Sama ha fornito le soluzioni per la realizzazione di tazze con manico e un’ulteriore macchina di colaggio in pressione con stampi in resina per piatti grandi e ovali da portata.
A completamento del processo produttivo, SacmI ha inoltre fornito le soluzioni per la smaltatura automatica ad immersione. Infine due UPM8, macchine di levigatura piede lanciate recentemente sul mercato. Oltre alla nuova fabbrica, Jingdezhen Yishan Ceramics ha realizzato a poca distanza anche un sito totalmente dedicato alla preparazione impasto, sia per servire il nuovo impianto sia in una logica più ampia di fornitura di materie prime per l’industria locale, per una capacità produttiva totale di 600 ton/giorno.
Affari in corso anche nell’area araba. Rak Porcelain (Gruppo Rak Ceramics) ha scelto il forno a rulli TKA 240-75,6 di Sacmi, parte della gamma completa di soluzioni che il gruppo Sacmi, anche attraverso i propri brand consolidati, progetta e sviluppa in modo specifico per la gestione di articoli di stoviglieria.
In particolare, la soluzione fornita è pensata per la cottura di prodotti bone china, che necessitano di atmosfere particolari in ragione delle materie prime che li compongono, conferendo a questi prodotti speciali caratteristiche funzionali ed estetiche.
Il modello fornito al cliente, a regime entro il 2021 nel quartier generale di Ras Al Khaimah, negli Emirati Arabi Uniti, sarà utilizzato per cottura sia di biscotto sia di vetrato. Eventualmente, la soluzione potrà essere dedicata anche alla cottura di articoli decorati e realizzati con impasti differenti.
Sacmi, nata a Imola nel 1919, ha chiuso il 2020 portando il fatturato a 1,1 miliardi di euro con l’export all’86% delle vendite totali. Frutto del lavoro di 4.600 addetti nel mondo (in 30 Paesi) e di costanti investimenti in attività di R&S, oltre 150 milioni di euro negli ultimi tre anni. (riproduzione riservata)