È stata un festa di compleanno davvero global capace di collegare Imola e Shanghai. I primi 100 anni della Sacmi di Imola sono stati l’occasione giusta per celebrare la dimensione internazionale del gruppo cooperativo fondato il 2 dicembre 1919 da nove meccanici e fabbri che oggi occupa 4.500 dipendenti e 390 soci capaci di inventare, costruire e mantenere in perfetto funzionamento impianti high tech per i settori della ceramica, del packaging, beverage-closures, metals e dei materiali avanzati.
«La Cina è tra i principali mercati per la divisione packaging e per le macchine per tappi è il primo mercato per importanza. Nel settore del packaging Sacmi fattura circa 170 milioni di euro e 50 sono frutto di ordini che arrivano dalla Cina. La tecnologia per i tappi da bottiglia a compressione è unica al mondo e questo vantaggio competitivo apre molte porte in giro per il mondo», ha sottolineato Paolo Mongardi, presidente di Sacmi che anche quest’anno consoliderà un fatturato di poco superiore a 1,4 miliardi si euro.
A completare il successo nel mercato del Dragone c'è lo sviluppo storico delle linee per le industrie ceramiche che valgono 700 milioni di fatturato e il posizionamento stabile da decenni al top mondiale. L’ultima conferma è arrivata dall’India. Simpolo, il produttore indiano di ceramica da pavimento, rivestimento e ceramica sanitaria ha appena installato e avviato con successo nella sede di Morbi una linea Continua+ Sacmi, la prima nel Paese, e che vuole rimarcare la propria leadership tecnologica nel settore.
La nuova linea consentirà a Simpolo di realizzare sino a 15mila metri quadrati al giorno di nuovi prodotti. Integrata con decoratrici digitali Sacmi, l'impianto comprende anche diverse forniture SACMI a monte ed a valle, dall’essiccatoio al forno, e produrrà mega-formati sino a 1.600x3.200.
Il team SACMI è presente in India con la sede commerciale e produttiva Sacmi Engineering che consente di lavorare al fianco del cliente in tutte le fasi, dalla progettazione all’after-sales. Tra il 2014 e il 2019 Sacmi ha ottenuto alcuni tra i migliori risultati di esercizio della propria storia, arrivando a sviluppare nel 2018 un fatturato di oltre 1,4 miliardi di euro.
Per consolidare questi record che Sacmi ha lanciato un piano investimenti al 2030 con tre obiettivi: aumentare i volumi ampliando le tipologie di impianti anche attraverso nuove acquisizioni, la totale digitalizzazione degli impianti, interconnessi e controllabili completamente da remoto e la massima ecostenibilità delle fabbriche, «le nostre e quelle dei clienti» ha precisato Mongardi.
«Quella di Sacmi è una storia straordinaria che accompagna tutte le fasi della crescita industriale dell’Italia e della città di Imola, cuore di quel movimento cooperativo che ha dato forma e sostanza ad un sogno, creare benessere condiviso attraverso il lavoro», ha sottolineato Mongardi. Straordinaria per aver saputo affrontare ogni fase di cambiamento con lungimiranza, coniugando innovazione e attenzione al cliente con un insieme di valori: mutualità, solidarietà, territorio che sono ancora oggi alla base delle scelte aziendali.
Robotica e automazione, tecnologie abilitanti, sostenibilità e nuovi materiali sono alcune delle sfide in corso, un futuro che in SACMI è già una realtà anche grazie ad investimenti costanti nella ricerca, accompagnati in questi anni da una profonda azione di riorganizzazione della governance. «Sacmi è un’azienda cooperativa e, come tale, non è di proprietà di qualcuno, ma un bene collettivo, che deve essere lasciato migliore alle prossime generazioni. Questo significa attrezzarsi con un orizzonte temporale abbastanza lungo, che noi abbiamo fissato al 2030, su cosa vogliamo essere, sulle sfide che ci attendono e su come ci possiamo attrezzare oggi per coglierne tutte le opportunità», ha concluso il presidente.