Sarà la Cina, insieme agli Stati Uniti, uno dei target principali della neonata newco dall'unione della toscana Kedrion con il gruppo inglese Bpl, operazione propiziata dai fondi Permira, in partnership con la famiglia Marcucci e supportati dai loro co-investitori, una società interamente controllata da Adia (Abu Dhabi Investment Authority) e da Ampersand Capital Partners. L'operazione è stata completata insieme agli attuali azionisti di Kedrion, tra cui Fsi e Csp Equity.
Dall'unione di Bpl e Kedrion, annunciata all'inizio di quest'anno, ma conclusa questo mese, nasce un player globale nel campo dei prodotti medicinali derivati dal plasma umano per il trattamento di pazienti con condizioni rare che ne mettono a rischio la vita. L'azienda opererà secondo un modello unificato di raccolta plasma che comprende quasi 75 centri negli Stati Uniti, e disporrà di un portfolio di 37 prodotti salva-vita con cui raggiungere oltre 100 Paesi.
Si stima che il 60% circa del fatturato si concentrerà nel mercato statunitense con 10 prodotti autorizzati; al contempo, l'azienda manterrà una solida posizione di leadership in Italia e nel Regno Unito, oltre a stabilire la propria presenza sul mercato cinese grazie al recente accordo di distribuzione di Albuminex.
Bpl è infatti un partner chiave per il mercato cinese. Nel 2016, Creat, una finanziaria cinese guidata da Wu Xu, aveva investito 100 milioni di sterline nell'azienda inglese e Xu era stato nominato presidente, carica che ha lasciato in gennaio quando i Marcucci azionisti di riferimento di Kedrion hanno acquisito Bpl.
L’azienda unificata Kedrion-Bpl verrà guidata da Ugo di Francesco, attualmente ceo del Gruppo Chiesi, che entrerà in carica il prossimo gennaio. Nell'interim, la gestione resta affidata a Paolo Marcucci, co-fondatore di Kedrion, che in gennaio assumerà l'incarico di presidente non esecutivo.
Kedrion, azienda italiana con sede in Toscana, ha un portfolio costituito da 21 prodotti e oltre 600 autorizzazioni all’immissione in commercio in tutto il mondo. Fondata nel 2001 dalla famiglia Marcucci, Kedrion ha radici nell’industria farmaceutica italiana che risalgono agli anni ’50.
Bpl, che ha sede a Elstree (Regno Unito), gestisce un portfolio mirato di prodotti di successo nel comparto delle malattie rare, ed è uno dei player in più rapida crescita nel settore del plasma negli ultimi cinque anni. La società è stata costituita nella sua forma attuale nel 2010, ma raccoglie un'eredità di quasi settant'anni, essendo stata tra i pionieri dell'industria del plasma.
La penetrazione nel mercato cinese è garantita proprio dalla presenza nella newco del ceo Di Francesco, per un decennio ad di Chiesi Group. Proprio Di Francesco ha guidato una fase di forte crescita del gruppo, che ha visto le vendite più che raddoppiare, passando da 1,2 a oltre 2,5 miliardi di euro, e il numero di dipendenti aumentare da 3.500 a oltre 6.500.
Sotto la sua leadership, l'azienda si è anche espansa in nuovi mercati, in particolare negli Stati Uniti e in Cina. «Sono molto contento di collaborare con Permira a questo progetto volto a unire due player di primo piano nel settore e a dar vita a un nuovo leader globale – sottolinea Di Francesco - Insieme, Kedrion e Bpl saranno in grado di fornire ai pazienti la migliore assistenza e di coinvolgere responsabilmente i donatori: per questo, non vedo l'ora di guidare la crescita dell'azienda a partire dal prossimo anno».
I Fondi Permira, in partnership con la famiglia Marcucci, sosterranno la nuova azienda unificata in una crescita organica attraverso l’internazionalizzazione del portfolio esistente e l'accelerazione dello sviluppo di nuovi prodotti, ricercando anche opportunità di crescita per linee esterne: l'obiettivo è quello di diventare una realtà diversificata e specializzata nelle malattie rare.
«La partnership con Permira ha reso possibile un grande passo avanti nella storia di Kedrion, permettendoci di dar vita a un player globale nel settore dei plasma-derivati in grado di competere con successo in un mercato in crescita e caratterizzato da nuove e costanti sfide nel campo della salute”, ha spiegato Paolo Marcucci, chairman and chief executive officer di Kedrion. (riproduzione riservata)