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Industria

Weichai interessato a Goldoni e al polo macchine agricole

Il gruppo di Weifang che ha salvato la Ferretti ha rilevato il gruppo cinese che nel 2015 aveva comprato Goldoni e Arbos chiuse nel 2019 fossero due marchi apprezzati. Il presidente di Weichai, Tan Xuguang, si starebbe direttamente interessando alla vicenda che coinvolge 200 dipendenti rimasti senza lavoro


13/01/2021 10:25

di Stefano Catellani - Class Editori

settimanale
Tan Xuguang, presidente di Weichai e Ferretti

Novità importanti per i 185 dipendenti della Goldoni, trattori, che dal 4 settembre scorso sono in presidio permanente davanti alla fabbrica carpigiana, chiusa da luglio 2019, potrebbero arrivare da Weichai Holding Group, il colosso pubblico cinese della meccanica (90mila dipendenti e 33 miliardi di euro di fatturato globale) che il 6 gennaio ha ufficializzato di aver rilevato il 60% del cinese Lovol Heavy Industry, un gruppo da 1,7 miliardi di fatturato che ha sede nello Shandong, la stessa regione di Weichai.

Lovol nel 2015 aveva rilevato la Goldoni e poi la Arbos, anch’essa finita in concordato lo scorso ottobre, mettendo sulla strada 50 tecnici.  Oltre a Goldoni e Arbos, fa parte del polo italiano di macchine per l'agricoltura anche la friulana Mater Macc specializzata in seminatrici e attrezzature. Lovol aveva fatto nel 2019 un ambizioso piano di rilancio dei tre marchi per arrivare a 200 milioni di fatturato dai 40 del 2019. Ma, anche per colpa della pandemia, tutto si è fermato.

Weichai è lo stesso gruppo che ha acquistato nel 2012 a Forlì il gruppo Ferretti che produce yacht di lusso, allora sull'orlo del fallimento, e lo ha rilanciato, aprendo le porte di 14 mercati dell'area Asia Pacifico e in particolare di quello cinese. 

L'anno scorso, in piena pandemia, Ferretti ha annunciato accordi di commercializzazione in esclusiva per la distribuzione dei brand Ferretti Yachts, Pershing e Riva con Pen Marine per la Malesia e HGB Group per Cambogia e Laos, accordi che rientrano in un piano di consolidamento commerciale che Ferretti Group sta attuando a livello globale e che ha richiesto notevoli investimenti. Con questi due nuovi dealer sale a quattordici il numero dei distributori del Gruppo in Asia Pacific.

Ferretti Group Asia Pacific ha inoltre siglato un memorandum d’intesa strategico con il Sanya Central Business District (SCBD) a Hainan, in Cina, aprendo le porte a ulteriori confronti e alla possibilità per Ferretti Group di investire e istituire una controllata all’interno del progetto SCBD. L’obiettivo è cooperare con Sanya su più fronti, comprese le strutture dedicate alla vendita e ai servizi di assistenza per gli yacht, assicurando anche il sostegno costante allo sviluppo del settore.

Secondo notizie non confermate Tan Xuguang, presidente di Weichai Group e del gruppo Ferretti, che in prima persona ha partecipato al rilancio del gruppo nautico, avrebbe incaricato un manager del gruppo di seguire le trattative in corso al Ministero dello Sviluppo Economico che sta cercando di risolvere la vicenda Goldoni.

Tan Xuguang nell’ambiente industriale cinese è soprannominato “Da Dan”, un modo di dire in mandarino per chi ha molto fegato. Xuguang è il capo del gruppo Shandong Heavy Industry Group (Shig)-Weichai, una delle più grandi società cinesi che operano nella produzione di motori diesel e veicoli pesanti. Nel 2019 Tan ha ricevuto in Italia il premio Leonardo, riconoscimento alle persoinalità che più hanno collaborato a far conoscere la qualità dell'industria italiana nel mondo.

Il Mise ha in corso contatti anche con un altro potenziale compratore dei tre marchi italiani. Si tratta del gruppo Keestrack che costruisce macchine stradali e non trattori ma ha già uno stabilimento in Italia, a Ponzano Veneto, e avrebbe manifestato interesse per il polo di Carpi.

Sullo sviluppo della situazione forse si saprà di più il 21 gennaio prossimo, quando è fissata l’udienza davanti ai giudici della sezione fallimentare del Tribunale di Modena e l’assemblea dei creditori. Nel frattempo, il tribunale di Modena dovrebbe ricevere da Lovol la consegna del marchio Goldoni e la liberatoria sui crediti di Goldoni e Arbos. (riproduzione riservata)


 


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