Nel calendario degli appuntamenti da non perdere in Cina, a Shanghai, i primi giorni di giugno ci ricordano sempre la cerimonia dell’assegnazione del Panda d’oro ad imprese italiane o cinesi che si sono dimostrate valenti in questo Paese.
Quest’anno il Panda d’oro ha raggiunto la decima edizione quale conferma di un successo e di una stabilità duratura e vitale nell’ambito della comunità italiana.
Organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina (Cicc), e dal suo presidente Davide Cucino, che rappresenta Fincantieri China, in collaborazione con la Fondazione Italia Cina e patrocinato dal Ministero dello Sviluppo economico e dall’Ambasciata d’talia a Pechino, anche questo anno l’evento ha visto la partecipazione di oltre cinquecento invitati ad una serata che ha felicemente coniugato messaggi importanti dei diversi speaker, premiazione, cultura, cibo ed il piacere dello stare insieme.
Per l’Italia il connubio con la Cina è diventato fattore di successo. L’ampio foyer del luogo, già come disposizione, prefigurava quanto la serata poteva offrire. L’accueil si snodava tra alcuni pezzi che riproducevano le famose macchine leonardesche che allungavano l’occhio di fronte a diverse stazioni di prodotti italiani a disposizione degli invitati. Infatti il tema che ha predominato la serata è stato la celebrazione dei cinquecento anni della morte di Leonardo, sul quale tanto si e’ scritto ma che, a distanza di secoli,ha sempre qualche spunto da offrirci.
Ed è proprio da questa greve eredità che l’Italia deve continuare a dare il meglio di sé come confermato durante la serata.
Otto imprese sono state premiate attraverso una selezione, opera laboriosa di una giuria altamente qualificata. Per la categoria Panda d’oro PMI ha ricevuto il riconosciemnto Giacomini Heating and Cooling Technology (Beijing); il Panda d’oro Large è andato ex aequo alla Comau Shanghai Engineering e a Itema Weaving Machinery (China). Per la Strategia e Promozione il panda è stato assegnato alla Tecystem Shanghai. A Intesa SanPaolo è andato il riconoscimento nella categoria Via della Seta, mentre Costa Crociere ha avuto il premio per il vivere all'italiana. Da ultimo come Icona Design & Engeneering per innovazione, ricerca e sviluppo, è stata premiata Savino del Bene Shanghai, che ha avuto un riconoscimento anche per la categoria Longlasting–TimeHonored insieme a Lin Mara, importatore di Max Mara, in qualità di Amici della Cicc.
Dal mio punto di vista, questa volta parziale,dal momento che la mia azienda ha ricevuto il premio per il Longlasting, mi preme puntualizzare come le milleduecento imprese italiane presenti nella circoscrizione consolare di Shanghai che ricomprende città importanti come Suzhou, Hangzhou,Nanchino, Wuxi,possono essere considerate quali epigoni di un glorioso passato industriale, che vive tuttora. Come indicano i documenti e le ricerche svolte approfonditamente dall’Istituto di cultura, alla fine dell’Ottocento e nella Shanghai degli anni venti, gli italiani hanno dato prova di una straordinaria vitalità nel fare impresa in Cina, testimoniata, tra l'altro, da Giuseppina Croci, pioniera dell’industria tessile, che nel suo diario, Un bastimento per Shanghai, racconta la sua esperienza nella Shanghai a cavallo dei due secoli.
Anche il contributo di imprese cinesi alla diffusione delle brands italiane, come nel caso di Lin Mara, è altamente significativa. Infine, per avvalorare il connubio di cui si accennava sopra, la premiazione di IGNITE con progetti innovativi di giovani italiani e cinesi.
Se colleghiamo questi tre spicchi otterremo una figura circolare che può rappresentare il famoso disegno di Leonardo quale congiunzione delle diverse componenti fondate sulla centralità dell’uomo nel corso dei secoli.
Tanto di questo modello è stato esplicitato nei diversi interventi a inizio serata ed anche il filmato per la candidatura di Milano e Cortina alle Olimpiadi invernali, con un poco di nostalgia, ci ha riportato alla bellezza intrinseca del nostro paese.
Goethe affermava che ”Gli italiani hanno in genere un sentimento più profondo per l’alta dignità dell’arte rispetto ad altri popoli”
Quasi per serendipity mi è capitato, sfogliando il giorno successivo un quotidiano italiano, di leggere un articolo sulla Scapilliata, opera famosissima di Leonardo in mostra in questi giorni a Parma. Ciò che colpisce è lo sguardo che proviene da questo volto reclinato in suadente letizia. Forse da Parma giungeva idealmente a noi nella sua cornice di legno coeva all’opera che mi ha portato con l’mmaginazione a pensare che i modelli esposti nel foyer, specialmente il volano e il martello a camme fossero dello stesso legno di noce italiano usato da Leonardo.
* general manager di Savino Del Bene, azienda di trasporti internazionali e logistica, attiva in Cina da oltre 25 anni.