Il Caixin China General Manufacturing PMI ha toccato inaspettatamente il massimo degli ultimi cinque mesi a maggio a quota 52 rispetto al consenso di mercato e al valore di aprile di 51,9 (il dato sopra 50 indica crescita), in un contesto di costante ripresa dell'economia dalla pandemia. I nuovi ordini sono aumentati ai livelli di dicembre 2020, la crescita dell'export ha raggiunto il top degli ultimi sei mesi e la produzione ha continuato a crescere. Nel frattempo, l'inflazione dei costi di produzione ha toccato il massimo da dicembre 2016, mentre i prezzi di vendita sono aumentati a livelli che non si vedevano da oltre un decennio.

L'indice Shanghai Composite ha tuttavia viaggiato in debolezza oggi dopo che la PBoC ha annunciato che aumenterà il coefficiente di riserva obbligatoria per le istituzioni finanziarie al 7% dal 5% precedente con lol yuan ai massimi sul dollaro (0,16) dal 2018. Una decisione che entrerà in vigore il 15 giugno, nel tentativo di combattere la speculazione sullo yuan. L'ultima volta che la banca centrale ha alzato il ratio è stato 14 anni fa, nel 2007, dal 4% al 5%.

Il sentiment è stato anche intaccato dalle preoccupazioni per le intense pressioni inflazionistiche a seguito dei forti aumenti dei prezzi delle materie prime, insieme alle tensioni nelle catene di approvvigionamento. Negli Stati Uniti, i dati della scorsa settimana hanno mostrato che i prezzi core (senza alimentari) sono aumentati mentre le richieste di sussidi di disoccupazione settimanali sono scese al minimo degli ultimi 14 mesi, rafforzando una narrativa di forza economica ma anche suscitando preoccupazioni per l'inflazione inaspettata. Sul fronte del Covid-19, ieri in Cina sono stati registrati 23 contagi contro i 27 del giorno prima.  (riproduzione riservata)