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Politica

L'UE offre vaccini a mRna gratis alla Cina ma Pechino rifiuta

La Commissione Ue sarebbe stata pronta a fornire vaccini al Paese di Xi Jinping colpito dall’ondata di Covid. Ma Pechino rifiuta l’offerta: la produzione interna è sufficiente. E definisce “inaccettabili” i tamponi in ingresso solo ai cinesi e minaccia contromisure


03/01/2023 13:50

di Andrea Boeris - Class Editori

Covid

L’Unione europea ha offerto gratuitamente scorte di vaccini contro il Covid-19 alla Cina, secondo quanto riporta il Financial Times facendo riferimento a fonti anonime tra i funzionari della Commissione Europea. Sul tavolo ci sarebbe una proposta avanzata in questi giorni dalla Commissaria Ue per la Salute, Stella Kyriakides, direttamente alla controparte cinese, e l’offerta riguarderebbe i vaccini a mRna prodotti da Pfizer-Biontech e Moderna che la Cina non ha mai voluto autorizzare. 

La Cina però ha declinato l’offerta europea. La produzione interna di vaccini contro il Covid-19 "può soddisfare la domanda" e Pechino è pronta a collaborare con la comunità internazionale per la gestione della pandemia. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, in risposta a una domanda sull’offerta di vaccini gratis a Pechino da parte dell'Unione Europea.

Bruxelles starebbe cercando in questo modo di arginare la nuova ondata di infezioni originata dalla fine della politica zero-Covid di Pechino, in attesa della riunione straordinaria di domani, durante la quale i Paesi europei discuteranno di una risposta congiunta per quel che riguarda possibili test obbligatori contro il Covid-19 per tutti viaggiatori in arrivo nell’Ue dalla Cina.

Nel frattempo però Pechino ha condannato con fermezza l’obbligo dei test anti-Covid da parte di una dozzina di Paesi ai viaggiatori provenienti dalla Cina, avvertendo che potrebbe ora prendere delle "contromisure". E tra i Paesi che hanno introdotto i tamponi obbligatori per gli arrivi dalla Cina c’è anche l’Italia.

"Siamo pronti a rafforzare la comunicazione con la comunità internazionale e a lavorare duramente insieme per vincere l’epidemia”. hanno spiegato da Pechino, ma “allo stesso tempo pensiamo anche che alcuni Paesi abbiano messo in piedi delle restrizioni in ingresso che colpiscono unicamente i viaggiatori cinesi. Questo è privo di fondamento scientifico e alcune pratiche sono inaccettabili. Ci opponiamo con fermezza a tutti i tentativi di manipolare le misure di prevenzione epidemica con l’intenzione di raggiungere obiettivi politici. Adotteremo delle contromisure, secondo il principio di reciprocità". (riproduzione riservata)


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