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Politica

Manifattura cinese in bilico ad aprile tra crescita e riduzione

Il Pmi manifatturiero ufficiale del Paese asiatico si è espanso per il secondo mese consecutivo ad aprile, ma a un ritmo più lento, secondo i dati forniti dall'Ufficio nazionale di statistica. La lettura è scesa a 50,4 punti ad aprile dai 50,8 di marzo, ma supèeriore alle attese degli analisti, 50,2


30/04/2024 18:43

di Alberto Chimenti - Class Editori

settimanale

L'ultima serie di Pmi sull'economia cinese ha mostrato che il settore manifatturiero ha continuato a crescere, ma con meno slancio a causa del persistere dei venti contrari all'economia.

Nel dettaglio il Pmi manifatturiero ufficiale del Paese asiatico si è espanso per il secondo mese consecutivo ad aprile, ma a un ritmo più lento, secondo i dati forniti dall'Ufficio nazionale di statistica. La lettura è scesa a 50,4 punti ad aprile dai 50,8 di marzo, battendo comunque il consenso degli economisti a 50,2 punti.

Anche l'indice privato sul manifatturiero, che si concentra maggiormente sulle aziende private e orientate alle esportazioni, ha segnalato una prosecuzione della crescita del settore manifatturiero. Nello specifico il Pmi Caixin elaborato da S&P Global è salito a 51,4 punti dai 51,1 di marzo, la lettura più alta dal febbraio dello scorso anno. Si tratta del sesto mese di crescita e il mercato complessivo ha continuato a rafforzarsi, in linea con il miglioramento economico della Cina nel primo trimestre, sottolinea Wang Zhe, economista senior di Caixin Insight Group.

Infine il Pmi non manifatturiero ufficiale, che copre sia i servizi che l'attività di costruzione, è sceso a 51,2 punti ad aprile dai 53 di marzo. Il sottoindice relativo all'attività del terziario è diminuito ma è rimasto in territorio positivo, mentre il sottoindice delle costruzioni è aumentato.

 "Gli indici Pmi del settore manifatturiero" cinese "si sono mossi in direzione opposta nelle due rilevazioni (Caixin e Nbs) ma la media è rimasta quasi invariata, indicando che l'attività del settore manifatturiero ha continuato ad espandersi all'inizio del secondo trimestre. Tuttavia, la competizione per le quote di mercato rimane elevata e, nonostante il miglioramento della domanda, le imprese continuano a ridurre i prezzi di vendita e sono restie ad assumere personale. Rallenta, invece, il ritmo di espansione nel settore dei servizi", commenta Silvia Guizzo, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. (riproduzione riservata)


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