La visita del presidente Sergio Mattarella verso la fine dell'anno e l’apertura di una grande mostra allo Shanghai Museum dedicata a Caravaggio saranno i momenti culminanti di un 2020 particolarmente importante nelle relazioni tra Cina e Italia, in cui numerose iniziative celebreranno i 50 anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi e l'anno della cultura e del turismo.
L'importanza del momento nelle relazioni bilaterali è stata al centro dell'intervento di Michele Cecchi, console generale dell’Italia in Cina, al Members Meeting della Camera di Commercio Italiana in Cina che si è svolto a Shanghai il 18 gennaio scorso.
Cecchi ha ricordato tra i molti eventi in programma l'importanza per l'industria italiana del Fuori Salone durante il Salone del mobile e della partecipazione alla China International Import Expo (Ciie), due appuntamenti topici entrambi fissati a novembre.
Per l’Anno della Cultura il console si è soffermato sul cult moment del ricordo dei cento anni della nascita di Federico Fellini durante il Film Festival in programma a giugno e la rassegna musicale di ottobre dedicata soprattutto alla lirica e al balletto, che l’anno scorso aveva portato in Cina La Scala di Milano con grande successo.
Sul fronte del turismo è stato sottolineato come il recente accordo tra le autorità dei due paesi preposte al traffico aereo, Caac e Enac, per incrementare la frequenza settimanale dei collegamenti Italia-Cina, sia passeggeri che cargo, farà di fatto aumentare le presenze turistiche in particolar modo dei cinesi in Italia.
Quell'accordo è stato frutto di una cabina di regia tra Cina e Italia che sta pianificando le attività in itinere e che vede la Camera di Commercio Italiana assumere un'importanza crescente nelle relazioni tra le aziende italiane presenti nel Dragone anche nei rapporti con la comunità istituzionale ed associativa cinese.
Per questa ragione al meeting hanno partecipato due relatori cinesi per presentare le opportunità offerte a Shanghai alle imprese estere.
Maddy Yang, deputy general manager sales & marketing center della Free trade zone di Lingang, ha offerto un resoconto dei processi in corso di liberalizzazione dell’area che include il porto di Yanshan, qualificata con la riforma di due anni fa come Shanghai Pilot Free Trade Zone.
Il desiderio o meglio l’obiettivo dell'amministrazione è di competere con Singapore e Hong Kong anche se le procedure esistenti sono ancora farraginose, come può testimoniare chi ci opera, rispetto ad altre realtà. Nè può essere sufficiente l’esempio più volte citato del nuovo insediamento di Tesla che rappresenta una nuova visione del business ma è circoscritto a un prodotto molto particolare che si innesta nella visione green dello sviluppo compatibile.
L’altra ospite Jane Yang, project manager dell’European department Shanghai foreign investement ha presentato le opportunità e le nuove politiche per attrarre investimenti stranieri a Shanghai, città riconosciuta come luogo di eccellenza del fare business in Cina.
Al panel per illustrare incentivi, sussidi e facilitazioni per le aziende straniere anche in virtù delle nuove normative sui Foreign direct investments e sui regional headquarters hanno partecipato Mauro Anselmetto, managing director e ceo di Comau Cina (gruppo Exor), Valtero Canepa, managing director di Braccosine (gruppo Bracco) e Lorenzo Maffioli, managing director di Itema Cina, che hanno esposto procedure e tempistiche dei diversi benefici ottenuti.
L’attuale board della Camera, con l’introduzione ed i saluti del segretario generale, Giulia Gallarati, seguita da Valtero Canepa, Emanuela Vizzarro e Antonio Farese, ha rendicontato quanto svolto nello scorso anno e presentato i futuri programmi mentre Carlo d’Andrea, a nome della Camera di Commercio Europea ha dato cenno alla survey relativa al coivolgimento delle società europee nei progetti BRI.
Nella prossima primavera vi saranno le nuove elezioni per il rinnovo degli organi camerali per poi ripartire focalizzandosi sulle iniziative programmate. L’incognita vera resta l’insorgere della nuova epidemia originata dal coronavirus che, se non risolta, porterebbe ad un rallentamento certo dell’economia. Il ricordo va immediatamente alla primavera del 2003, quando si manifestò l'epidemia di Sars, e al momento pare che il copione sia lo stesso.
* managing director a Shanghai di Savino Del Bene, azienda di trasporti internazionali e logistica. Vive e lavora in Cina da oltre 25 anni