«L'Ue ha il piu' grande mercato unico al mondo. Siamo aperti agli affari ma siamo attaccati alla reciprocità, alla parità di condizioni e ai valori. Oggi, l'Ue e la Cina hanno concluso in linea di principio i negoziati su un accordo sugli investimenti, per opportunità commerciali e di business più equilibrate".
Con queste parole la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha salutato l'accordo di principio sugli investimenti raggiunto con Pechino, dopo sette anni di negoziati, accordo che promette di aprire nuovi mercati in Cina per le aziende europee.
L'accordo risponde, almeno sulla carta, alle richieste europee di lunga data di una concorrenza più equa con le aziende cinesi e di un migliore accesso al mercato e impegna Pechino a porre fine ai trasferimenti forzati di tecnologia e ad aumentare la trasparenza sui sussidi alle imprese.
I funzionari europei hanno rimarcato che i guadagni saranno maggiori delle concessioni grazie all'intesa, che ha ottenuto il sostegno dei leader di tutti i 27 Paesi dell'Ue ma ha ancora bisogno dell'approvazione formale dei loro Governi e dovrà superare il voto del Parlamento europeo. Gli europei dicono anche che il patto fornisce vantaggi simili a quelli che gli Stati Uniti hanno ottenuto quando hanno firmato l'accordo commerciale di fase uno con la Cina, entrato in vigore all'inizio di quest'anno.
«L'accordo offre alle aziende dell'Ue una notevole spinta in uno dei mercati più grandi e a più rapida crescita del mondo, le aiuta a operare e a competere su base paritaria e consente di avere parità di condizioni», ha spiegato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega al commercio, Valdis Dombrovskis.
«Il valore dell'accordo va oltre gli euro e i centesimi. Ancora i nostri valori, basati sull'agenda EuTRade a quelli di uno dei nostri maggiori partner commerciali. L'accordo ci aiutera' a promuovere alcuni dei nostri valori e obiettivi fondamentali dell'Ue, come l'azione per il clima e lo sviluppo sostenibile», ha concluso Dombrovskis.
Funzionari europei hanno affermato che un accordo non minerà il rapporto con gli Usa. La ratifica dell'intesa potrebbe richiedere mesi, hanno detto i funzionari europei, poichè alcuni legislatori dell'Ue hanno minacciato di bloccare il patto dato che non impegna la Cina a intervenire in modo deciso per migliorare i diritti dei lavoratori e porre fine al lavoro forzato.
Fino a poche settimane fa, la scadenza di fine anno per la fine dei negoziati sembrava fuori portata. Tuttavia, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha spinto i colleghi europei a raggiungere un accordo mentre alti funzionari cinesi, incluso il presidente Xi Jinping, sono intervenuti per offrire concessioni sull'accesso al mercato. I funzionari tedeschi e cinesi erano entrambi desiderosi di completare l'accordo prima che Biden entrasse in carica, hanno detto i diplomatici.
L'accordo include nuove aperture nei mercati dei servizi sanitari, del cloud computing e dei veicoli elettrici ed elimina i diritti di monopolio per i servizi ausiliari di trasporto aereo, hanno detto funzionari dell'Ue che hanno anche pubblicizzato l'impegno cinese secondo cui le imprese di proprieta' statale non discrimineranno tra imprese europee e cinesi.
Il patto obbliga la Cina a sostenere impegni ambientali come l'attuazione dell'accordo di Parigi sul clima e perseguire la ratifica delle norme internazionali sul lavoro, anche se non c'e' una scadenza per questo.
Per la Cina, l'accordo amplierà l'accesso ad alcuni settori manifatturieri dell'Ue e all'industria energetica dell'Unione. Il patto non include alcun nuovo meccanismo di protezione degli investitori che consenta alle imprese europee di avviare direttamente la risoluzione delle controversie. Al contrario, un comitato sugli investimenti bilaterale di alto livello supervisionera' l'attuazione e cerchera' di risolvere rapidamente le problematiche.
Se ciò fallirà, le controversie sull'accesso al mercato verranno risolte da collegi arbitrali che potranno emettere sanzioni vincolanti. Se la Cina non riuscisse a implementare parti significative dell'accordo, potrebbe compromettere l'accesso cinese ad alcuni mercati dell'Ue che sono gia' aperti per il Paese, ha detto un funzionario.
Tuttavia, gli scettici si sono chiesti se la Cina attuera' pienamente i suoi impegni. Pechino ha recentemente inasprito le proprie regole sugli investimenti esteri e ha utilizzato barriere amministrative per ostacolare le imprese straniere nei principali mercati nazionali.
Funzionari europei affermano che l'Ue continuera' a lavorare con gli Stati Uniti per esercitare pressioni sulla Cina circa le controversie commerciali in sospeso. (riproduzione riservata)