MENU
Politica

Start-up innovative, Mise e Ice presentano la strategia globale

Parte il programma riservato a 120 imprese che intendano rafforzare le proprie capacità tecniche, organizzative e finanziarie per affrontare nuovi mercati con particolare riferimento a Ict, automotive e robotica, medtech, economia circolare. Previsti stage e corsi in incubatori in Cina, Giappone, Corea del Sud, Slovenia, Usa e Regno Unito


19/03/2019 08:33

di Roberto Lenzi - Class Editori

Le start-up si internazionalizzano
Luigi Di Maio

Lanciare sui mercati esteri le start-up innovative italiane che non hanno ancora oltrepassato il confine nazionale è il principale obbiettivo del Global Start-up Program. Il programma nasce da un'iniziativa congiunta Mise-Ice che prevede un vero e proprio percorso integrato di sviluppo all'estero di start-up innovative titolari di brevetti. Formazione specialistica manageriale, corsi di lingua inglese e stage all'estero presso incubatori sono le facilitazioni previste dal nuovo programma. Requisito essenziale per essere ammessi a beneficiare di questa iniziativa è quello di avere un prodotto o servizio che presenta potenzialità di sviluppo a livello internazionale. Il programma, nello specifico, è riservato a 120 start-up innovative italiane che intendano rafforzare le proprie capacità tecniche, organizzative e finanziarie per affrontare nuovi mercati con particolare riferimento a Ict, automotive e robotica, medtech, circular economy e altri settori innovativi.

Le start-up innovative interessate hanno tempo fino al 5 aprile 2019 per presentare la loro domanda di adesione al programma, attraverso il modulo di adesione telematico disponibile sul sito internet ufficiale dell'Ice-Agenzia. Le candidature dovranno essere presentate secondo le indicazioni contenute nell'avviso pubblico di partecipazione per 120 start-up, pubblicato il 6 marzo 2019, finanziato con fondi del Piano straordinario in favore del Made in Italy.Il percorso di sviluppo all'estero si sviluppa in 2 fasi.

Nella prima fase del progetto si andranno a implementare e consolidare le competenze tecnico-manageriali, sui temi di scale-up internazionale, proprietà intellettuale e project work, delle start-up, tramite la partecipazione gratuita a un corso di formazione specialistico, che si svolgerà in lingua inglese. Mentre nella seconda fase, al fine di fornire una formazione specialistica con forte caratterizzazione pratica indirizzata al management delle start-up, è prevista la partecipazione a uno stage all'estero da 3 a 6 mesi presso incubatori selezionati nei paesi focus (Regno Unito, Stati Uniti d'America, Cina, Giappone, Corea del Sud e Slovenia), finanziato attraverso l'erogazione di un contributo. Inoltre, ai beneficiari ammessi sarà preliminarmente erogato un corso di formazione specialistica in lingua inglese, da tenersi in 4 sedi distribuite sul territorio nazionale. L'ammissione al progetto è gratuita. La prima fase si svolgerà in aula e si concluderà presumibilmente nel mese di maggio 2019. I corsi si articoleranno in 4 edizioni e si svolgeranno in città italiane, in linea di principio localizzate una a nord, una al centro, una al sud e una nelle isole, da identificare successivamente in base alla ripartizione geografica delle start-up partecipanti.

A seguire, sarà possibile procedere allo stage all'estero dopo la conclusione del corso, sulla base degli accordi presi con gli incubatori ospitanti. Per il periodo di permanenza all'estero, le preferenze indicate tra i sei paesi nella domanda di partecipazione sarà abbinata alle preferenze espresse dall'incubator host su quei mercati al fine di individuare il placement più efficace. Le start-up selezionate si dovranno impegnare a frequentare tutte le fasi previste dal corso. Con riferimento alla prima fase, i partecipanti dovranno impegnarsi a frequentare almeno l'80% delle ore di lezione frontale.

Necessari il possesso di un brevetto e un periodo di attività inferiore ai 5 anni. L'avviso pubblico ha stabilito degli specifici requisiti che le start-up devono possedere alla data di scadenza della selezione. Prima di tutto, è necessario che la start-up sia in possesso dell'iscrizione e attivazione nell'apposito registro speciale presso le Cciaa con i requisiti obbligatori previsti dalla normativa vigente per le start-up innovative. Ma ciò non è sufficiente poiché si deve trattare di una start-up con periodo di attività inferiore a 5 anni e con un fatturato positivo.

Altro requisito basilare per l'accesso al programma è di avere la titolarità di un brevetto depositato e registrato o di un software protetto da copyright. La start-up si deve inoltre trovare in posizione regolare rispetto alle norme vigenti in materia fiscale, assistenziale e previdenziale, nonché nei confronti di Ice-Agenzia e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione o di amministrazione controllata. Infine, devono essere garantiti dei requisiti direttamente connessi alla capacità di far fronte a progetti di internazionalizzazione, in particolare la start-up deve essere in possesso di potenzialità di internazionalizzazione con capacità di apertura verso il mercato estero nonché essere in grado di garantire una risposta telematica (es: posta elettronica), almeno in una lingua straniera, alle richieste provenienti da interlocutori esteri. Infine, il partecipante al programma e l'uditore devono autocertificare la conoscenza della lingua inglese, livello C1.

Contributi erogati in regime de minimis. La validità delle spese finanziabili, relative a vitto e trasporti, sostenute all'estero direttamente dal partecipante, decorre dalla data di comunicazione di ammissione al beneficio. Ai partecipanti sarà inoltre riconosciuto un rimborso forfettario pari a un 20% del totale delle spese rendicontate. La partecipazione alla formazione specialistica, con forte caratterizzazione pratica indirizzata al management delle start-up, è gratuita. Per lo stage all'estero sarà erogato un contributo fino a 14 mila euro con due modalità: la prima è un intervento diretto di Ice Agenzia ai costi di trasferimento e stazionamento che coprirà i costi del biglietto aereo A/R in classe economica, di trasferimento e l'alloggio presso l'incubatore per tre mesi, la seconda consiste in un contributo pari a 7 mila euro da destinare alle spese all'estero del rappresentante designato dalla start-up e da erogare in due rate (ciascuna del 50%). Di queste, un 20% sarà a fondo perduto. I contributi non rimborsabili saranno erogati nel rispetto del Regolamento (Ue) n.1407/2013 sugli aiuti «de minimis».

Selezione delle 120 start-up: quali sono i criteri preferenziali. Le domande, se inferiori a 120, saranno esaminate tramite il criterio di ordine cronologico di presentazione. Qualora invece le candidature fossero superiori a 120, dovrà essere nominata una commissione di valutazione che dovrà tenere conto di determinati criteri preferenziali di selezione. Il primo di questi è relativo alle start-up che svolgono la propria attività nei seguenti settori: Ict (con preferenza per blockchain, intelligenza artificiale, cyber security, Industria 4.0, fintech), automotive e robotica (con preferenza per batterie e auto elettriche, guida autonoma, future mobility, app per mobilità come carsharing e relativi web services), medtech (con preferenza per attrezzature medicali e app, life sciences) e, infine, circular economy (con preferenza per emissioni low carbon, materiali innovativi e sostitutivi della plastica). Tra gli altri criteri preferenziali troviamo: azienda con seed capital, o incubata o affidata da banca/finanziaria, in possesso di altre proprietà intellettuali diverse dal brevetto, nonché in possesso di un prodotto con potenziale di mercato nei paesi target. L'ultimo criterio preferenziale previsto dall'avviso è la disponibilità a reinvestire o conferire risultati dell'accelerazione estera in Italia o a società italiana. L'elenco delle start-up selezionate verrà pubblicato sul sito dell'Ice-Agenzia. Le start-up ammesse riceveranno inoltre comunicazione individuale con copia del regolamento da sottoscrivere per accettazione.


Chiudi finestra
Accedi