Le startup laziali partono alla scoperta della Cina. Un'opportunità di internazionalizzazione e di farsi conoscere alle porte di Shanghai. L'amministrazione locale di Taizhou ha attivato una procedura di selezione di otto progetti provenienti da imprese e startup innovative del Lazio, cui quali saranno offerti la copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio per tutta la durata di un road show nella metropoli dall’ 8 al 12 novembre 2019

Taizhou intende accelerare il proprio sviluppo nei campi della manifattura intelligente e nel campo dell’economia digitale. La città è la quarta  più popolosa della provincia di Zhejiang ed è stata uno dei luoghi di sperimentazione delle riforme economiche avviate dalla Cina in epoca post-maoista. Distante 300 chilometri da Shanghai e 230 da Hangzhou, si trova quindi all'interno di una delle aree pià dinamiche del Paese.

Dal punto di vista industriale è presente un comparto automotive in forte espansione; la società di produzione automobilistica cinese Geely è stata fondata a Taizhou, e con l’acquisizione di Volvo Car nel 2010, che proprio ieri ha annunciato di volere integrare completamente nella propria catena produttiva, focalizzandola sui modelli elettrici, è diventata uno dei dieci principali produttori automobilistici cinesi.

L'amministrazione della citta cinese è fortemente interessata ad attrarre imprese innovative e startup per un insediamento o apertura di una branch nel proprio territorio. Allo scopo,nell'ambito del progetto  “Taizhou 500 Talent plan”, il governo locale ha previsto incentivi fiscali e altre misure di sostegno. Le imprese interessate a partecipare al roadshow potranno fare domanda fino al 10 ottobre a LazioInnova, il portale della società in house della Regione Lazio, che  si propone come intermediario con gli organizzatori.

L'iniziativa rientra tra gli obiettivi del piano Made in China 2025, il progetto di madernizzazione e digitalizzazione della manifattura cinese messo in campo dal governo. Sebbene l'enfasi sull'iniziativa sia diminuita , in particolare con i riferimenti nel corso degli incontri ufficiali, nella pratica il piano va avanti. L'intento è di favorire la crescita globale delle imprese del Dragone in 10 settori industriali considerati strategici, con l'obiettivo finale di diventare una superpotenza tecnologica entro il 2049, in occasione del centenario della Repubblica popolare. (riproduzione riservata)