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Azienda Agricoltura

Cremonini, in Russia allunga la filiera agro-zootecnica

Il fondo sovrano russo Rdif investe 1 miliardi di rubli nelle attività nel Paese del gruppo di Modena guidato da Luigi e Vincenzo Cremonini, che nel 2018 ha superato 4,2 miliardi di euro di fatturato. La mossa rafforza anche la presenza italiana nel business dell'agrifood sui mercati dell'Asia centrale


12/06/2019 11:02

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

cremo
Vincenzo e il padre, Luigi Cremonini, fondatore del gruppo

Con una nuova mossa di finanza, ma finalizzata alla filiera produttiva, si rafforza la presenza del gruppo Cremonini nel mercato agroalimentare russo e, più in generale, sui mercati dell'Asia centrale, a cui il gruppo punta insieme a quelli africani.

Inalca, la principale controllata del gruppo modenese da 4,2 miliardi di euro di fatturato, attiva in Russia da 30 anni, ha convinto un gruppo di investitori di quel paese, guidati dal Fondo sovrano russo Rdif, a partecipare a un piano di investimenti da 1 miliardo di rubli, circa 14 milioni di euro, finalizzato a rafforzare una filiera bovina integrata e sostenibile, valorizzando la produzione agro-zootecnica russa.

L'accordo è stato firmato ieri, alla presenza di Vladimir Putin, a San Pietroburgo, a margine del forum economico internazionale a cui partecipano numerose imprese italiane, che si è concluso sabato scorso.

La filiera bovina integrata che Inalca sta realizzando in Russia ha preso avvio nel 2014 con l'apertura di uno stabilimento nella regione di Orenburg, gestito dalla controllata Orenbeef, per la macellazione e produzione di prodotti a base di carne bovina.

Il nuovo accordo prevede l’ingresso di RDIF e dei suoi co-investitori nel capitale di Orenbeef, che utilizzerà le risorse per accelerare  lo sviluppo e l’integrazione verticale del business, puntando soprattutto alla costruzione di allevamenti bovini, seguendo il rinosciuto know how anche in questo campo del gruppo fondato nel dopoguerra da Luigi Cremonini, tuttora al vertice indieme al figlio Vincenzo, che è ceo.

«Il nostro modello di business si basa su un’ integrazione completa di una filiera sostenibile, dall'agricoltura alla trasformazione e alla distribuzione di prodotti, strumentale per valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori in Russia. L'investimento azionario di RDIF accelererà questo processo, migliorando la filiera, la qualità e la sostenibilità dei prodotti,» ha commentato Vincenzo Cremonini

Inalca in Russia, dove è il principale fornitore della catena McDonalds, ha un grande impianto per la produzione di carne e prodotti a base di carne a Mosca, uno stabilimento di macellazione e lavorazione di carni bovine a Orenburg e 7 piattaforme distributive a Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, Novosibirsk, Rostov sul Don e Samara al servizio della ristorazione per la distribuzione anche di eccellenze alimentari italiane.

Il Russian Direct Investment Fund (RDIF) è il fondo sovrano russo creato nel 2011 per realizzare co-investimenti azionari, principalmente in Russia, accanto a primari investitori finanziari e strategici internazionali. Da allora ha avviato con successo più di 70 progetti con partner stranieri per un totale di oltre 1.500 miliardi di Rubli investiti, e copre il 95% delle regioni della Federazione Russa. 

Inalca, leader europeo nella produzione di carni bovine, salumi e snack e nella distribuzione di prodotti alimentari, partecipata da Cdp Equity, vanta un'ampia presenza internazionale con 19 stabilimenti produttivi, 15 in Italia, 2 in Russia, 1 in Algeria e 1 in Canada,  e 27 piattaforme logistiche di distribuzione gestite da Inalca Food & Beverage, di cui 7 in Russia, 2 in Kazakistan, 4 in Angola, 3 in Algeria, 4 in Congo, 4 nella Repubblica Democratica del Congo, 2 in Mozambico e 1 in Costa d'Avorio. Nel 2018 ha registrato un fatturato di poco superiore a 2 miliardi di euro, di cui il 50% in esportazioni e vende annualmente più di 500.000 tonnellate di carne.



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