Un'altra mina sta per scoppiare nel settore immobiliare cinese. Shimao Group Holdings ha messo in vendita tutti i suoi progetti immobiliari, dai complessi residenziali a quelli commerciali, nel tentativo di accelerare la cessione di asset e far fronte alla mancanza di liquidità, secondo l'agenzia di stampa locale Caixin.
La società sta chiedendo ai suoi agenti di individuare degli acquirenti per le sue proprietà da dicembre. La scorsa settimana non è riuscita a rimborsare un prestito fiduciario, mentre la sua unità Shanghai Shimao Construction ha proposto estensioni sulle scadenze di due obbligazioni (ABS) in scadenza questo mese.
Secondo Caixin, Shimao ha stretto un accordo preliminare con una società statale per vendere anche il grattacielo Shimao International Plaza Shanghai sulla Via Nanchino, la via commerciale più importante di Pechino, per oltre 10 miliardi di yuan, circa 1,6 miliardi di dollari.
Shimao ha 34,2 miliardi di yuan di ABS in circolazione, oltre a 5,72 miliardi di obbligazioni in dollari, secondo Caixin.
Durante la seduta di venerdì, i bond in dollari di Shimao sono stati valutati a meno di 40 centesimi sul dollaro, mettendo in luce potenziali inadempienze sui rimborsi ai creditori. Il selloff rappresenta una battuta d'arresto per la società, quotata a Hong Kong dal 2006, che progetta appartamenti, hotel, uffici e locali commerciali in Cina, e che fino a novembre deteneva lo status di "investment grade" secondo due delle principali agenzie di rating del mondo.
Le preoccupazioni sulla sua solidità finanziaria sono cresciute rapidamente, innescate in particolare dalle notizie sui mancati pagamenti sui prestiti fiduciari. "C'è stato un crollo nella fiducia da parte delle banche onshore, dei fornitori di prestiti fiduciari e degli investitori nei confronti del settore privato, in particolare del settore immobiliare", ha commentato Dhiraj Bajaj, fund manager e responsabile del reddito fisso per l'Asia presso Lombard Odier, sostenendo che la crisi in cui versa il settore rende gli istituti di credito riluttanti a rinnovare i debiti esistenti.
S&P Global Ratings ha tagliato il rating di Shimao a "junk" a novembre, per poi attuare un nuovo downgrade il mese scorso, menzionando le pressioni sulla liquidità dell'azienda. Allo stesso modo, Fitch ha tagliato la valutazione classificandola nella fascia "below investment grade". Secondo Moody's Investors Service, Shimao ha all'incirca 1,7 miliardi di dollari di prestiti internazionali e bond in scadenza quest'anno. (riproduzione riservata)