Si deciderà a metà 2020 il raddoppio del gasdotto Tap. Entro il primo semestre del prossimo anno, infatti, sono attese le offerte vincolanti degli operatori interessati ad acquistare la nuova capacità che il Trans adriatic pipeline potrebbe trasportare fino in Italia dal giacimento azero di Shah Deniz, in aggiunta ai 10 miliardi di metri cubi già previsti. I test di mercato sono stati lanciati l’estate scorsa, per una prima valutazione sulla sostenibilità commerciale del raddoppio che potrebbe portare fino a 20 miliardi di metri cubi la capacità del gasdotto.
Le linee guida del «2019 Market Test of Trans adriatic pipeline» sono state approvate dai regolatori di Italia, Albania e Grecia, coinvolgendo nel processo Snam, guidato dall’ad Marco Alverà, e l’operatore greco Desfa. Tra gli operatori sondati da Tap per l’acquisto dei nuovi pacchetti di capacità, secondo quanto risulta a MFMilano Finanza, ci sarebbero Enel, Edison, Axpo Trading, Bulgargaz Ead, Depa Public Gas Corporation of Greece, E.On Global Commodities, Engie, Hera Trading e Shell Energy Europe. Intanto sono partiti i collaudi sull’opera: a fine novembre è stato immesso il primo gas in una breve sezione del gasdotto, nel tratto tra il fiume Evros e la stazione di compressione di Kipoi, in Grecia.
Il managing director, Luca Schieppati, ha già chiarito che il market test sulla possibilità di raddoppiare la capacità di gas fino a 20 miliardi di metri cubi sarebbe un passaggio quasi automatico, senza particolari problemi tecnici. Basterebbe l’aggiunta di due nuovi compressori in Grecia e Albania. Sul progetto c’è molta attesa da parte degli azionisti del consorzio Tap AG, partecipato da BP, Socar e Snam (ciascuna col 20%), Fluxys (19%), Enagás (16%) e Axpo (5%). Al momento lo stato di avanzamento dell’opera è di oltre il 90%.
Il Tap si snoderà per 878 km, connettendosi col Tanap (Trans Anatolian Pipeline) a Kipoi, sul confine greco-turco, attraversando Grecia, Albania e Adriatico prima di approdare in Puglia. Per il finanziamento è stato ottenuto a fine 2018 un project financing di 3,9 miliardi di euro. (riproduzione riservata)