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PetroChina ed Eni aprono la Via della Seta del diesel

Il colosso statale PetroChina, per la prima volta, ha spedito verso l'Italia gasolio-auto, su una nave da 100mila tonnellate lorde. Il carico è a bordo della petroliera Sti Broadway. La nave ha lasciato il porto di Jinzhou lo scorso 4 maggio, dopo aver rifornito nel vicino scalo di Bayuquan. Ancora incerto il porto di destinazione.


13/05/2019 09:12

di Mauro Romano - Class Editori

Via delle Seta del diesel
La petroliera Sti Broadway

Il diesel cinese fa rotta verso l'Italia. Il colosso statale dell'energia PetroChina, per la prima volta, ha spedito verso la penisola gasolio-auto, su una nave da 100mila tonnellate lorde. Lo riferiscono Platts, sito sull'energia legato a Standard & Poor's, e Staffetta Quotidiana. Il carico è a bordo della petroliera Sti Broadway. La nave ha lasciato il porto di Jinzhou lo scorso 4 maggio, dopo aver fatto rifornimento nel vicino porto di Bayuquan, nella provincia nordorientale del Liaoning. È però ancora incerto il porto di destinazione.

Negli ultimi mesi il colosso energetico cinese non ha nascosto l'interesse verso l'Italia in quella che può essere definita la Via della Seta del diesel. In occasione dell'ultimo business forum sino-italiano, lo scorso marzo, negli stessi giorni della visita del presidente Xi Jinping a Roma, il vicepresidente di PetroChina aveva manifestato l'intenzione di rafforzare il lavoro assieme all'Eni. «Siamo convinti che nel prossimo futuro la collaborazione arriverà a una nuova fase in mare», un campo di battaglia sempre più importante nel campo dell'energia, ha precisato il top manager, «entrambi abbiamo grande esperienza in questo campo, quindi, cerchiamo di approfondire questa collaborazione per portarla a un livello più profondo». Eni e PetroChina operano assieme già nell'Area 4 in Mozambico per l'estrazione del gas, oltre che nel giacimento di Kashaghan e in Arabia Saudita.

Parole simili erano arrivate anche dalla China National Offshore Oil Corporation. Sempre in occasione del forum per la cooperazione in Paesi terzi, il vicedirettore generale della Cnooc, Liu Yongfeng si era augurato che «le società italiane possano aiutarci a entrare in Europa per raggiungere, con la loro competenza, una collaborazione di reciproco beneficio".

A margine della visita del presidente Xi, il Cane a Sei Zampe aveva inoltre siglato con Bank of China un memorandum of understanding per rafforzare la collaborazione sull’utilizzo di diversi strumenti finanziari, rinsaldando così l’asse con i cinesi, già partner su vari fronti, dall’upstream alla raffinazione.

 


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