I piani di crescita di Snam potrebbero condurla sino in Medio Oriente. Il gruppo delle infrastrutture gas, come riportato da Bloomberg, sarebbe tra gli operatori interessati a rilevare una partecipazione nei gasdotti di Abu Dhabi National Oil (Adnoc). L’operazione è ancora alle battute iniziali e lontana dalla fase di offerte vincolanti ma, in base alle prime indicazioni, il 100% degli asset potrebbe essere valutato circa 15 miliardi di dollari, mentre in vendita è il 49% per una valutazione quindi di circa 8 miliardi (da capire ancora le proporzioni tra debito ed equity).
Una cifra consistente alla luce della quale sarebbe possibile ipotizzare un’offerta congiunta da parte dei player che stanno esaminando il dossier. La soluzione consorzio potrebbe essere la più plausibile per il gruppo guidato dal ceo Marco Alverà perché consentirebbe di mantenere una solida struttura finanziaria e quindi di mantersi in linea con il profilo rischio/rendimento dell’investimento, da sempre uno degli aspetti guardati con massima attenzione da Snam.
Gli altri player interessati ai gasdotti di Adnoc sono il fondo coreano Nh, il gestore del fondo australiano Ifm Investors Pty, il fondo pensione degli insegnanti dell’Ontario, Global Infrastructure Partners e il fondo di Singapore Gic. È invece venuta meno Blackrock alla luce delle turbolenze del mercato globale legate al diffondersi del Covid-19. E non è escluso che la pandemia possa indurre anche Abu Dhabi a ritardare le fasi del processo di vendita e di due diligence. Intanto nella giornata di ieri gli analisti di Banca Imi hanno sottolineato l’opportunità dell’eventuale deal per Snam, perché «consentirebbe di acquistare un asset che produce utili garantiti per decenni». (riproduzione riservata)