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AIIB, entro il 2025 metà dei finanziamenti andrà a progetti green

Lo prevede la nuova strategia a dieci anni dell’istituzione finanziaria multilaterale promossa da Pechino. Entro il 2030 tra il 25% e il 30% dei prestiti approvati sarà invece dedicata alla connettività transfrontaliera e sempre con un orizzonte a dieci anni la metà delle operazioni sarà a favore del settore privato


14/01/2021 14:07

di Mauro Romano - Class Editori

Aiib
Jin Liqun, presidente di Aiib

Entro il 2025 la metà dei finanziamenti della Banca asiatica per gli investimenti in infrastrutture sarà dedicato a Progetti green  e per combattere i cambiamenti climatico. Lo prevede la nuova strategia a dieci anni dell’istituzione finanziaria multilaterale promossa da Pechino. Entro il 2030 tra il 25% e il 30% dei prestiti approvati sarà invece dedicata alla connettività transfrontaliera e sempre con un orizzonte a dieci anni la metà delle operazioni sarà a favore del settore privato.

“Il nostro obiettivo è contribuire alla crescita economica e al progresso sociale, inclusivo e sostenibile”, ha spiegato il presidente Jin Liqun.La priorità sottolinea l’istituto, resta l’emergenza da affrontare. Una crisi, sottolineano, che tuttavia non può basarsi su una crescita legata alle emissioni.

La domanda di progetti verdi è in continua crescita. L’Aiib aumenterà quindi il finanziamento delle rinnovabili e di iniziative di efficientamento energetico, nonché la modernizzazione di centrali a carbone in Paesi in via di sviluppo. In questo contesto, ha aggiunto Jin, l’istituto non ha in programma di investire nel nucleare.

 Dal lancio a gennaio 2016 l’Aiib, cui hanno aderito finora 103 Paesi, ha finanziato complessivamente 108 progetti per un ammontare di 22 milioni di euro. Un totale che ha registrato un balzo di 10 miliardi soltanto nell’ultimo anno.

L’Asia meridionale è stata finora il principale beneficiario della banca con 8,7 miliardi. Mentre la regione del Sudest asiatico e dell’Far east hanno avuto 3,5 miliardi. Tra le regioni non asiatiche è l’Europa orientale è il primo beneficiario con circa 800 milioni.

Numeric he dimostrano la crescita dell’istituto nell’ultimo anno.  Anche per questa ragione nel  2020 ha avviato un programma di reclutamento per crescere. Agli ammessi sarà offerto un contratto di due anni con uno stipendio competitivo e un pacchetto di benefit. Il gap retributivo con altre istituzioni concorrenti, come la Asian Developmente Bank con sede a Manila, la Banca Mondiale o la Banca europea per gli investimenti in Lussemburgo, è stato infatti in questi anni uno degli scogli alla selezione di personale. riproduzione riservata)


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