Ant Group, la divisione finanziaria di Alibaba, mira a raccogliere almeno 34,4 miliardi di dollari in quella che potrebbe essere la maggiore quotazione finanziaria di sempre. L'operazione consoliderà la posizione della società fintech, attribuendole una delle più alte valutazioni del settore della tecnologia o della finanza.
Nel dettaglio, secondo quello che si apprende dai documenti presentati dalla società, Ant punta a raccogliere circa 17,2 miliardi di dollari sia a Hong Kong che a Shanghai, sulla base del prezzo di ipo fissato rispettivamente a 80 dollari di Hong Kong ad azione e 68,8 yuan per azione.
Potrebbe inoltre raccogliere fino a un massimo di altri 5,2 miliardi di dollari, se i sottoscrittori dell'offerta decidessero di esercitare il loro diritto di acquistare fino al 15% di azion in più in accordo noto come opzione greenshoe. L'ipo di Ant supererà i 25 miliardi di dollari raccolti nel 2014 da Alibaba e i 29,4 miliardi di dollari in azioni vendute da Saudi Aramco.
"La doppia quotazione che Ant Group ha in programma potrebbe evidenziare le notevoli differenze tra il mercato A-share cinese (Borse di Shanghai e Shenzhen) e il mercato H-share (di Hong Kong) come la non convertibilità e la mancanza di un meccanismo di arbitraggio tra le due Piazze", afferma Kevin Carter, ideatore di EMQQ Emerging Markets Internet & Ecommerce UCITS ETF.
L'esperto puntualizza che "la performance dei mercati STAR ha di recente evidenziato l'interesse delle Borse di Shanghai e Shenzhen verso i nomi del tech e la natura volatile della base di investitori di Shanghai, in larga parte retail, laddove la base di investitori più istituzionale di Hong Kong potrebbe avere uno sconto significativo nel corso dell'ipo. Di conseguenza, potrebbe generarsi una differenza di prezzo significativa. Il fermento intorno all'ipo di Ant e il valore che questa riveste in Cina potrebbero scatenare una corsa pazza da parte del retail che riteniamo possa portare il prezzo su Shanghai ad ordini di grandezza superiore rispetto a quello della quotazione a Hong Kong".
Ant ha iniziato come un modo affidabile di pagare cose acquistate su Alibaba, ma ora è molto più grande di una semplice piattaforma di pagamento. Chi cerca occupazione può usarla per trovare lavoro, e le coppie sposate possono addirittura ottenere la licenza di matrimonio per il suo tramite. Ma i pagamenti digitali sono ancora al centro del suo business, attirando gli utenti e generando dati che possono essere utilizzati per analizzare la solvibilità in tempo reale ed erogare prestiti. L'anno scorso, Alipay ha gestito più di 17 mila miliardi di dollari di transazioni, più di Visa e Mastercard messe insieme.
Oggi Ant dice di essere il più grande fornitore di credito online per i consumatori e le piccole e medie imprese, la maggiore piattaforma di investimento online, con circa 600 miliardi di dollari in gestione, e la prima piattaforma assicurativa online in Cina. Collabora con centinaia di banche e società di gestione del denaro per offrire questi servizi agli oltre 700 milioni di utenti che accedono ogni mese alla loro app Alipay.
E’ una diversificazione importante per Ant, perché ha bisogno di flessibilità di fronte a cambiamenti normativi che potrebbero minacciare la sua redditività. La pesante regolamentazione finanziaria è quasi certamente un motivo chiave per cui Apple e Google non si sono addentrati più a fondo nei servizi finanziari. Anche il governo cinese ha dato un giro di vite ad Ant, imponendole (così come alla sua rivale Tencent, che gestisce WeChat Pay) di accantonare a riserva i pagamenti dei clienti, invece di investire il denaro per ottenere una plusvalenza. Allo stesso modo, i funzionari hanno inasprito le restrizioni su Yu'e Bao che, quasi per caso, era divenuto il più grande fondo monetario del mondo. (riproduzione riservata)