La People's Bank of China ha chiesto alle maggiori banche statali di aumentare i prestiti per sostenere la seconda/prima economia più grande del mondo, dopo essere ripetutamente intervenuta nei giorni scorsi per abbassare i tassi di riferimento.
Nella riunione di ieri, presieduta dal governatore della banca Yi Gang, in cui è stato deciso, tra l'altro, di ridurre di 15 bp il Loan Prime Rate, il tasso guida, al 4,3%, è stata rivolta una richiesta alle banche statali di assumere un ruolo guida nella stabilizzazione dell'economia e aumentare il credito alle piccole imprese, alle industrie verdi e al settore dell'innovazione tecnologica.
E, soprattutto, da quello che è emerso, la banca centrale ha anche chiesto agli istituti di credito di garantire "una ragionevole quantità di finanziamento" per il mercato immobiliare, i cui ultimi dati, allo scorso luglio, evidenziano in peggioramento della crisi in atto da tempo.
La PBoC ha anche chiesto alle banche di rafforzare il sostegno ai progetti infrastrutturali, comprese le infrastrutture Internet, urbane e rurali e i progetti di sicurezza nazionale.
In luglio il volume di nuovo credito da parte della banche cinesi è stato minore delle aspettative del mercato a causa dell'indebolimento della domanda interna, che secondo gli economisti potrebbe ulteriormente trascinare la crescita economica.
Pechino aveva abbassato per l'ultima volta il tasso LPR a un anno a gennaio e l'LPRa cinque anni, che viene utilizzato per prezzare i prestiti a lungo termine come i mutui, a maggio.
Le riduzioni dei tassi LPR erano state ampiamente previste dopo che la PBoC la scorsa settimana ha sorpreso il mercato tagliando di 10 punti base i tassi sulla sua linea di prestito a medio termine (Medium Term Lending Facility, Mlf). La PBoC determina il tasso LPR di riferimento utilizzando i tassi di interesse offerti da 18 banche commerciali cinesi ai loro migliori clienti, tassi che si basano a loro volta sui tassi prevalenti offerti attraverso l'Mlf. (riproduzione riservata)