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Greco (Zurich) ottimista sui fondamentali dell'economia mondiale: sono solidi

Gli Usa continuano a crescere e lo faranno fino alla fine dell’anno. Mentre l’Europa frena ma resta in positivo. e anche la Cina, nonostante il rallentamento, è in grado di riprendere l’accelerazione e la velocità, secondo il numero uno della compagnia assicurativa svizzera Zurich. Sui tassi la previsione dell'assicuratore è di un leggero rialzo


24/01/2019 11:35
greco
Mario Greco, ceo del gruppo assicurativo svizzero Zurich

A margine del World Economic Forum di Davos, dove i leader economici e politici del mondo si stanno confrontando sui temi caldi dell'economia globale, Mario Greco, numero uno di una delle maggiori compagnie assicurative mondiali, la svizzera Zurich, ha mostrato ottimismo ai microfoni di Class Cnbc, l'emittente del gruppo Class Editori. Il gruppo Zurich ha una raccolta premi che nel 2017 ha superato 64 miliardi di dollari, con 3,8 miliardi di utile operativo, un portafoglio di investimenti globali di 207 miliardi di dollari e operation in 210 paesi e territori. Prima dell'incarico in Zurich, Greco è stato al vertice operativo di Generali ed è ritenuto uno dei più brillanti manager europei.

Domanda. Che clima si respira sul tema dell’economia globale?

Risposta. L’economia globale va molto meglio che negli anni passati, i fondamentali sono solidi e non ci sono grandi motivi per dubitare della loro tenuta. Le discussioni si incentrano tutte sui rischi geopolitici, sulle situazioni in alcune zone del mondo e sulla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.

D. Che cosa la rende ottimista?

R. L’economia americana continua a crescere e noi riteniamo continuerà a farlo fino alla fine di quest’anno. Le economie europee stanno frenando, ma rimangono comunque in territorio positivo. La Cina sta rallentando, ma è anche in grado di riprendere l’accelerazione e la velocità.

D. Cina e Asia restano strategiche per voi?

R. Certo. Abbiamo fatto molte acquisizioni negli ultimi tre anni in Asia e sono tutte indicative dell’importanza che quella regione del mondo ha per noi.

D. Come vede il 2019 per l’Europa?

R. Bisognerà vedere che cosa succederà con le elezioni europee e quali saranno le conseguenze della Brexit, ma l’economia oggi è molto più solida di qualche anno fa e l’uscita dal Qe è molto positiva per noi e per tanti settori industriali. Mi aspetto un 2019 stabile.

D. Come vede il livello dei tassi in Europa?

R. Non ci aspettiamo cambino sostanzialmente ma, se dovessero cambiare, lo faranno leggermente al rialzo.

D. Come vede la situazione italiana?

R. Se lo spread rimane a questi livelli o scende è una cosa positiva. È importante che non aumenti. Spero che il pil italiano riprenda a salire e non confermi la frenata che si è vista nel quarto trimestre. L’Italia per noi è relativamente piccola, è un business profittevole di cui siamo contenti ma la nostra quota di mercato in Italia è limitata.

D. Come la  aumenterete?

R. Replicando i prodotti e i servizi ai clienti che abbiano portato in Europa da Stati Uniti e Asia. 


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