Dopo che venerdì 25 il presidente cinese Xi Jinping aveva sorpreso tutti con un'inaspettata apertura alla tecnologia blockchain si attendeva soltanto la reazione dei mercati. Reazione che non si è fatta attendere: nella giornata di lunedì, i listini cinesi hanno registrato un boom di acquisti di azioni legate alla blockchain.
A Shenzhen e Shanghai più di 85 titoli sono saliti in doppia cifra, superando il 10% che costituisce il limite di sospensione alla compravendita di azioni. A Shenzhen l’indice che valuta le prestazioni delle società che si occupano di blockchain, compilato dal data provider Wind, ha registrato un sorprendente aumento del 9%, arrivando ai livelli massimi da aprile. Tutti e 52 i titoli dell’indice si sono piazzati in territorio positivo. Bene anche il Chinext, che include le società a forte crescita tecnologica, e che ha chiuso con una crescita dell’1,74%.
Le dichiarazioni di Xi, per il quale la Cina «deve cogliere l’opportunità offerta dalla tecnologia blockchain», ha diffuso nel mercato una ventata di forte ottimismo, legata in particolare alla possibilità di finanziamenti a basso costo e sussidi per l’industria.
L’utilizzo della blockchain, inoltre, aiuterebbe Pechino a risolvere i problemi endemici di fiducia: tutte le principali catene di approvvigionamento dovranno infatti fornire una gran mole di dati, aumentando il livello di trasparenza. Un’ulteriore spinta al mercato è arrivata, oltre che dalle frasi di Xi, anche dal comportamento attivo delle autorità, che hanno iniziato a eliminare dai social network post e messaggi che esprimevano giudizi negativi verso la blockchain.
A partire da marzo, in Cina sono già stati registrati più di 500 progetti relativi alla blockchain, legati a diversi settori. Nel ramo bancario e finanziario, sei istituti di credito hanno presentato un totale di 14 iniziative, e la Bank of China ha realizzato il suo primo trasferimento di denaro in Corea del sud tramite un sistema brevettato blockchain. Nel settore fintech, Alibaba ha sviluppato la bellezza di 90 iniziative, superando colossi del calibro di Ibm e Bank of America. Anche il governo è stato attivo in queste strategie, promuovendo progetti blockchain di sviluppo delle comunicazioni, dei sistemi di pagamento digitali e dei servizi cloud. (riproduzione riservata)