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Shenzhen, coupon di yuan digitali ai cittadini per rilanciare i consumi

L'iniziativa è parte della sperimentazione del criptoyuan lanciato dalla Pboc. Complessivamente saranno distribuiti 50mila coupon da 200 yuan, da utilizzare tra il 12 e il 18 ottobre in oltre 3.400 negozi che accettano pagamenti digitali: dai supermarket fino alle pompe di benzina.


12/10/2020 13:17

di Mauro Romano - Class Editori

yuan
Criptoyuan

La municipalità di Shenzhen utilizzerà la moneta digitale messa a punto dalla Banca centrale cinese per distribuire voucher ai propri cittadini, con l'intento di favorire i consumi. La metropoli nel Sud della Repubblica popolare è una delle aree pilota per la sperimentazione del criptoyuan. Complessivamente saranno distribuiti 50mila coupon da 200 yuan, da utilizzare tra il 12 e il 18 ottobre in oltre 3.400 negozi che accettano pagamenti digitali: dai supermarket fino alle pompe di benzina.

Il denaro sarà distribuito a estrazione tra gli abitanti del distretto di Luohu. Secondo le regole del concorso, non potrà essere trasferito ad un'altra persona o riscattato sul proprio conto bancario.

Secondo quanto riporta il settimanale economico Caixin , i test condotti finora da aprile hanno fatto registrare progressi positivi, come precisato dal vicegovernatore della Banca popolare della Cina, Fan Yifei: fino ad agosto sono state processate oltre 3 milioni di transazione per un totale di 1,1 miliardi di yuan.

La PboC, è emerso a inizio marzo, ha   depositato 84 brevetti relativi ai piani per il lancio di un sistema di pagamenti elettronici in valuta elettronica. Ne è emerso che questi brevetti si concentrano sulla progettazione di protocolli che controlleranno l'emissione e la distribuzione di yuan digitali, nonché l'integrazione del sistema digitale con il sistema bancario commerciale in Cina. Alcun brevetti sono relativi a meccanismi che consentono ai clienti di effettuare depositi con le loro banche fisiche e scambiarli in valuta elettronica.

Anche le sei più grandi banche cinesi sono della partita. Sempre Caixin spiega che gli istituti stanno testando alcuni scenari di pagamento nella vita reale in collaborazione con i gruppi tech del Dragone. 

Di recente anche la Bce ha mosso i primi passi per la nascita di un euro digitale. Il 2 ottobre è stato presentato il rapporto della task force presieduta dal membro del comitato esecutivo Fabio Panetta. Il 12 ottobre partirà la consultazione pubblica con gli operatori, che durerà tre mesi. In seguito, attorno a metà 2021, il consiglio direttivo della Bce deciderà se partire ufficialmente con il progetto. Da allora potrebbe volerci da un anno e mezzo a tre anni per la sperimentazione, a seconda delle caratteristiche progetto.

Per esempio, si dovrà decidere se avere un modello che preveda l’intermediazione della banca centrale (attraverso Tips, Target Instant Payment Settlement) o se optare per la decentralizzazione («bearer» o «token»). Si dovrà definire se accettare solo transazioni online o anche senza connessione internet. Ci sono molti altri aspetti legali e tecnici da chiarire. È già possibile però indicare quali potrebbero essere novità importanti per consumatori, banche, imprese e per la stessa Bce. (riproduzione riservata)


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