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Azienda Finanza

Sono tre i settori su cui investire quest'anno nell'area Asia-Pacifico

Società con asset fisici, che sono in grado di ottenere un repricing favorevole, come alcune società immobiliari e di materie prime; aziende focalizzate sul consumatore, aziende industriali e tecnologiche con bilanci solidi, dalla comprovata capacità di innovazione e rigore nell’utilizzo del capitale. Le scelte di Jupiter Asset management


06/01/2021 10:37

di Jason Pidcock *

cina

In una vecchia favola, un sultano chiede al re Salomone un po’ di saggezza valida sia nella buona che nella cattiva sorte, a cui il re risponde: «E anche questo passerà». Forse non c’è un pensiero più importante di questo per chi investe, e quest’anno ne è stato un perfetto esempio. Anche se la fine del 2020 non sarà anche la fine del Covid (il processo di vaccinazione di miliardi di persone richiederà tempo e vivremo per molti anni con gli effetti economici a lungo termine delle serrate) vale comunque la pena sottolineare che il 2021 promette di essere un anno molto più positivo e che presto parleremo del Covid al passato.

Mi aspetto di vedere una forte crescita economica in tutto il mondo nel 2021, soprattutto perché sarà confrontata con il basso livello del 2020. A ciò dovrebbe corrispondere un miglioramento dell’andamento dell’occupazione e un aumento della fiducia dei consumatori. Questo rimbalzo economico dovrebbe di per sé fornire un sostegno ai mercati azionari, ma ci sono altri fattori correlati alla base del mio ottimismo per l’anno che ci attende per quanto riguarda l’azionariato dell’Asia-Pacifico. Il primo di questi è il persistere di tassi d’interesse molto bassi e l’aumento dell’offerta di moneta che si osserva nella maggior parte delle principali economie. Questo potrebbe, col tempo, portare a preoccupazioni sull’inflazione.

Con il ritorno della crescita economica, il miglioramento dei profitti delle imprese e la diffusione del senso di sollievo sul fatto che il danno economico del Covid non si prolungherà ulteriormente, mi aspetto che gli investitori dispiegheranno una maggiore quantità di riserve di liquidità che avevano accumulato, in quanto avevano cercato asset difensivi e facilmente negoziabili durante il periodo di difficoltà, aumentando la domanda di azioni e contribuendo all’aumento dei prezzi.

L’analisi del quadro generale va benissimo, ma in fondo sono un selezionatore di titoli, sempre alla ricerca delle migliori società. Per me, ciò significa identificare quelle che hanno un modello di business promettente; una gestione di buon senso, ambiziosa e capace; e bilanci solidi per finanziare investimenti e flussi di dividendi sostenibili.

Con questo in mente, vedo tre settori nella regione dell’Asia-Pacifico che si distinguono per la capacità di cogliere i rialzi dei mercati in crescita, ma anche perché offrono una certa protezione contro i rischi che derivano dall’aumento dell’inflazione: 1) le società con asset fisici, che sono in grado di ottenere un repricing favorevole, come alcune società immobiliari e di materie prime; 2) aziende focalizzate sul consumatore con vendite e potere di determinazione del prezzo resilienti e, in particolare nel settore food&beverage e in quello health&hygiene; 3) aziende industriali e tecnologiche con bilanci solidi, dalla comprovata capacità di innovazione e rigore nell’utilizzo del capitale. (riproduzione riservata)

*Head of strategy, Asian Income di Jupiter am


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