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Temasek guida il financing di Thought Machine, partecipa Intesa

Round da 160 mln di sterline per la fintech che svilupperà la banca digitale Isybank. Insieme al fondo sovrano di Singapore e alla banca italiana, che ha puntato 40 milioni, partecipano anche Morgan Stanley e altri istituti di credito già soci della scale-up


19/05/2022 13:20

di Mauro Romano - Class Editori

Paul Taylor
Paul Taylor, Thought Machine

Thought Machine, la scale-up fintech con sede a Londra e uffici regionali a New York, a Singapore e a Sydney, con la quale Intesa Sanpaolo ha stretto la partnership per sviluppare la banca digitale Isybank, ha chiuso un round di finanziamento di «serie D» da 160 milioni di dollari che comprende l'investimento di 40 milioni di sterline che il gruppo bancario guidato da Carlo Messina aveva già annunciato lo scorso febbraio. Il round è stato guidato da Temasek, fondo sovrano di Singapore, e vi ha partecipato come nuovo investitore anche Morgan Stanley. All'operazione hanno contribuito inoltre anche altri investitori già presenti nel capitale come Eurazeo, Ing, JPMorgan, Lloyds Banking Group e Seb.

Fondata nel 2014 da Paul Taylor, ex ingegnere di Google, Thought Machine arriva oggi così a una valutazione di 2,7 miliardi di dollari, cioè il doppio della valutazione raggiunta dopo il precedente round di «serie C» da 200 milioni di dollari chiuso a fine novembre 2021. Quel round era stato guidato da Nyca Partners e vi avevano partecipato le divisioni di investimento di alcuni dei principali clienti della scale-up come Ing Ventures, JPMorgan e Standard Chartered Ventures e investitori già presenti nel capitale come Lloyds Banking Group, British Patient Capital, Eurazeo, Seb, Molten Ventures (ex Draper Esprit), Backed e Iq Capital. Tra marzo e agosto 2020, invece, la scale-up aveva raccolto 125 milioni di dollari in un round di «serie B». Nel 2018, infine, la scale-up aveva raccolto un round di «serie A» da 18 milioni di sterline, di cui 11 investiti sempre da Lloyds Banking Group. Le risorse appena raccolte andranno a supportare l'ulteriore sviluppo della scale-up, che ha pianificato un'ulteriore espansione in Asia, crescendo in mercati come Vietnam, Thailandia, Indonesia e Filippine. Thought Machine ha recentemente aperto un nuovo ufficio a Sydney per espandere le operazioni in Australia e ne sta aprendo un altro a Miami per servire l'America Latina. La società utilizzerà anche i proventi del finanziamento per continuare a investire in tecnologia e ampliare la gamma prodotti.

«Questo nuovo round di finanziamento che porta Temasek, Morgan Stanley e Intesa Sanpaolo nel business è la nostra dichiarazione di intenti: intendiamo diventare leader nella tecnologia core banking che stiamo implementando con le banche più grandi e di maggior successo in tutto il mondo. Utilizzeremo questo nuovo capitale per accelerare i nostri piani di espansione, servire più clienti in tutto il mondo e perfezionare continuamente le capacità della nostra piattaforma», ha spiegato il ceo Taylor. Il prodotto di punta di Thought Machine, Vault Core, è una piattaforma sviluppata in modo nativo per il cloud, in grado di supportare le banche di tutte le dimensioni, anche quelle più grandi, che intraprendono il processo di trasformazione digitale. «Stiamo investendo circa 40 milioni di sterline in Thought Machine, un innovatore fintech e partner che consideriamo strategico per il potenziamento industriale di Intesa. La loro tecnologia basata su cloud è fondamentale per la nostra trasformazione da incumbent a sfidante digitale, perché migliora la nostra tecnologia bancaria di base fornendo le basi per la nostra nuova banca digitale, Isybank», ha commentato invece il ceo di Intesa Carlo Messina.

Isybank, che si avvarrà appunto di Vault, inizialmente si pone l'obiettivo di servire i 4 milioni di clienti Intesa Sanpaolo retail in Italia che non utilizzano la rete di filiali, ottenendo al contempo una riduzione strutturale dei costi per il gruppo. La banca prevede, per lo sviluppo e la crescita di Isybank, investimenti per 650 milioni di euro nell'arco del piano industriale ed è prevista la possibilità di estendere la piattaforma core banking di Thought Machine alla più ampia infrastruttura del gruppo. (riproduzione riservata)


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