I regolatori cinesi hanno approvato il progetto che consentirà al gruppo italo-francese di costruire e vendere le auto del marchio asiatico fuori dalla Cina. Secondo indiscrezioni di Reuters, che cita persone vicine al dossier, il via libera è arrivato dalla National Development and Reform Commission, mentre si attende ancora l'approvazione normativa in altri mercati.
La collaborazione tra le due aziende è stata annunciata per la prima volta nell'ottobre 2023 con l'impiego di circa 1,5 miliardi di euro da parte di Stellantis per comprare il 21% di Leapmotor e diventarne un azionista strategico. Un investimento che ha come obiettivo la creazione di Leapmotor International, joint venture in quote 51:49 guidata da Stellantis con sede in Olanda, che attribuisce al gruppo italo-francese i diritti esclusivi per l'esportazione e la vendita, nonché la fabbricazione dei prodotti Leapmotor al di fuori della regione cinese.
Stellantis starebbe valutando di costruire auto elettriche a prezzi accessibili nell'impianto ex Fiat a Mirafiori, inaugurato nel 1939, dove potrebbe costruire fino a 150.000 auto Leapmotor a partire dal 2026-2027. Ipotesi non confermata ma nemmeno smentita dal gruppo, che tra l'altro ieri ha confermato le difficoltà dell'impianto torinese comunicando ai sindacati il prolungamento dello stop produttivo alle Carrozzerie di Mirafiori dal 2 al 20 aprile sui modelli Fiat 500e e Maserati.
Stellantis ieri ha poi annunciato investimenti per 5,6 miliardi di euro (30 miliardi di real) in Brasile tra il 2025 e il 2030, oltre al lancio di 40 nuovi prodotti, col potenziamento della piattaforma di veicoli ibridi del gruppo automobilistico. Lo ha annunciato lo stesso ceo Carlos Tavares in una conferenza stampa a Brasilia dopo un incontro con il presidente Luiz Inacio Lula da Silva. Stellantis prevede anche un investimento di 370 milioni di euro (2 miliardi di real) in Argentina. (riproduzione riservata)