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I Galante (Digital Bros) fanno shopping di videogiochi in Australia

La società che opera nel mercato internazionale dei videogiochi ha rilevato il 100% di Infinite Interactive e Infinity Plus Two. La transazione, per 4,5 milioni di dollari, è stata effettuata attraverso la controllata 505 Games Australia Pty.


07/01/2021 13:09

di Elena Dal Maso - Class Editori

settimanale
Raffaele e Abramo Galante, fondatori e numeri uno di Digital Bros

Digital Bros, società dello Star che opera nel mercato internazionale dei videogiochi, ha rilevato il 100% di Infinite Interactive e Infinity Plus Two, società australiane che hanno la proprietà intellettuale dei videogiochi Puzzle Quest e Gems of War. La transazione, per 4,5 milioni di dollari, è stata effettuata attraverso la controllata 505 Games Australia Pty.

Il valore di 4,5 milioni rappresenta il corrispettivo fisso e comprende uno schema di partecipazione agli utili per i cosiddetti dipendenti chiave. E' stata inoltre concordata una struttura di earn-out legata ai ricavi. Una parte di questa componente sarà erogata ai dipendenti chiave per allineare gli interessi a medio-lungo termine.

Intanto il titolo cede il 2,2% a 22,2 euro per azione dopo essere quasi raddoppiato nel corso dell'ultimo anno. Infatti a gennaio 2020 scambiava a 12,7 euro. Le due società australiane di sviluppo di videogiochi hanno sede a Melbourne e sono specializzate nella creazione di videogiochi puzzle e di strategia di genere fantasy.

Fondate nel 1989 da Steven Fawkner, Infinite Interactive e Infinity Plus Two hanno prodotto più di 30 giochi, fra cui le serie Puzzle Quest (lanciato nel 2007, ha registrato ricavi per oltre 200 milioni di dollari) e Gems of War. Sempre grazie a Puzzle Quest la società ha stretto accordi di collaborazione con Marvel, Wizards of the Coast e Cartoon Network.

I team rilevati comprendono 20 persone e, a seguito dell'acquisizione, Steven Fawkner rimarrà parte del management. I ricavi consolidati pro forma delle due realtà acquisite dello scorso esercizio sono stati pari a 4,3 milioni di dollari (in questo caso australiani), mentre l'utile netto pro forma dello scorso esercizio ammonta a 0,5 milioni di dollari sempre australiani.

Prima dell'acquisizione, Digital Bros aveva già collaborato con la società australiana per la pubblicazione del gioco Gems of War, che ha generato ricavi per oltre 5,6 milioni di euro nell'ultimo esercizio e oltre 22 milioni di euro dal lancio. Intanto un nuovo videogame è già in fase di sviluppo e sarà annunciato nei primi mesi del 2021.

L'acquisizione sarà finanziata con linee di credito esistenti e tramite auto finanziamento. Il prezzo di acquisto di 4,5 milioni di dollari verrà corrisposto per 2,5 milioni alla sottoscrizione e i restanti 2 milioni entro il 15 dicembre 2021. L'earn-out sarà pagato a partire da maggio 2022 in quattro rate variabili annuali fino a maggio 2025.

Secondo Raffaele Galante, amministratore delegato di Digital Bros Spa, con le due recenti acquisizioni, il gruppo rileva "non solo una proprietà intellettuale dal grande potenziale a lungo termine, ma anche un team competente e di successo guidato da Steven Fawkner, un veterano dell'industria dei videogiochi". (riproduzione riservata)


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