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Intarget si presenta a Shanghai e tesse relazioni

L'agenzia di marketing digitale ha presentato alla comunità italiana le strategie digital per approcciare il mercato cinese e le differenze territoriali e di consumatori che lo caratterizzano. Si parla di nicchie promettenti, come quelle sui single o sugli over 60, sempre più interessati agli acquisti digitali e con pagamenti mobile.


27/03/2019 17:12

di Mauro Romano - Class Editori

Intarget si presenta in Cina
Nicola Tanzini

Cresce in Cina l’economia dei single. Nel 2017 i prodotti dedicati a questo particolare segmento di consumatori è cresciuta del 190%. «I consumatori cinesi sono più sofisticati e attenti alla qualità. Stiamo assistendo a un'evoluzione nella fascia  tra i 25 e i 30 anni. Sono meno attenti al risparmio, hanno un reddito più alto. Ciò si riflette in un ottimismo generalizzato e permette alle aziende di nicchia di trovare un proprio mercato», ha spiegato Stefano Generali, Managing Director di intarget China a colloquio con Class Cnbc. La chiacchierata è servita a introdurre il seminario che la digital company ha organizzato a Shanghai in collaborazione con la Camera di Commercio Italia Cina per presentarsi alla comunità italiana e alla istituzioni locali.

«Per noi che abbiamo fatto dell’approccio data driven il nostro mantra, la Cina, in quanto laboratorio a cielo aperto di big data, rappresenta la prosecuzione naturale di un percorso», ha commentato Nicola Tanzini, ceo e fondatore di intarget. «Shanghai è un crocevia di culture e influenze diverse: il contesto ideale per mettere radici e sviluppare relazioni. La nuova sede rappresenta un hub strategico per lo sviluppo di sinergie con brand, media e stakeholders istituzionali».

Per l’agenzia di marketing digitale la presenza sul mercato cinese si inserisce nel percorso di internazionali del quale fa parte la nascita di Intarget Suisse nel 2012.

«Lo sbarco sul mercato cinese nasce in risposta alle esigenze sempre più forti di clienti italiani ed europei di una strategia di marketing che sia davvero internazionale», spiegava un anno fa l’azienda a MF-Milano Finanza. Negli anni infatti Intarget ha costruito e sostenuto le strategie digital di numerosi brand multinazionali in Cina, come Ermenegildo Zegna e Brunello Cucinelli. «In misura limitata tutto questo si può gestire a distanza, ma, viste le richieste sempre più importanti che riceviamo, è necessario essere in loco».

Anche perché, come sottolinea Generali, il mercato cinese ha delle proprie specificità che variano da regione a regione. Si tratta di un mercato diversificato al proprio interno e diviso tra città di prima, seconda, terza e quarta fascia. Sono questi ultimi due sottoinsiemi ad aver registrato negli ultimi anni un interesse per i prodotti di alta qualità.

Un altro segmento in crescita è quello deglo over 60, sempre più propensi agli acquisti online e ai pagamenti tramite mobile. Non bisogna infine dimenticare l’oversupply di prodotti, anche locali, di qualità sempre maggiore. Per fare la differenza quindi, conclude Generali: «servono servizi personalizzati, per ogni singolo consumatore»


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