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Politica

Ancora su un trend negativo l'export del made in Italy in Cina

Tra gennaio e ottobre di quest'anno il calo è stato del 21%, secondo dati Istat-Ice, con un forte peggioramento del saldo commerciale. Ma secondo dati delle Dogane cinesi, aggiornati a fine novembre, il calo dell'export italiano sarebbe solo del 4%, negli 11 mesi di quest'anno


18/12/2024 15:45

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Matteo Zoppas, presidente di Ice

Dati ancora negativi sul trend dell'export italiano verso la Cina. Dopo il 30% in meno registrato nel primo semestre di quest'anno i dati dell'Istat aggiornati a fine ottobre, quindi per i primi 10 mesi dell'anno, registrano un calo del 21% sul 2023, anno già debole e in discesa.

In cifre assolute, l'export italiano verso il Dragone ha superato di poco 11,3 miliardi di euro a fine settembre, contro 14,8 miliardi del corrispondente periodo del 2023. A zavorrare il dato dell'export italiano é stato soprattutto il settore farmaceutico, che nei primi 9 mesi di quest'anno ha perso ben 3,5 miliardi di export, in parte compensato dal buon andamento dell'abbigliamento in crescita del 20%, a 1,2 miliardi, e dalla tenuta dei macchinari a 2,3 miliardi.

Resta il dato preoccupante di ottobre che pone la Cina tra i peggiori mercati extra-Ue nel 2024, secondo dati Istat-Ice, e quello con il maggior deficit commerciale visto che le importazioni dal Dragone sono leggermente cresciute, nei 9 mesi, da 36 a 37 miliardi di euro, spingendo il rosso a ben 26 miliardi di euro.

Tra gennaio e ottobre 2024, nell'area Ue sono calate le esportazioni di made in Italy verso Germania (-4,9%) e Francia (-1,7%), mentre tengono quelle verso la Spagna (+3,4%) e quelle verso la Turchia segnano un balzo (+24,4%). Nei mercati extra Ue si registra una crescita dei Paesi Opec +6,4% e dell'area Mercosur +4,8%, a fronte di un calo di Stati Uniti (-2,7%) e di Cina.

Il presidente di Ice, Matteo Zoppas, ha rilevato che, «dal punto di vista dei settori, le contrazioni più significative dell'export italiano si registrano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-57,2%), ma anche per gli autoveicoli (-23,7%) e per gli altri mezzi di trasporto (-12,6%)». Dall'altro lato, hanno registrato una buona performance i reparti food, con prodotti alimentari, bevande e tabacco a +10,5%, farmaceutica (+11,5%) e la categoria articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (+35,8%).

 

I dati dell'export italiano verso la Cina sono meno negativi se si considerano le rilevazioni delle Dogane cinesi, che tengono conto non solo delle importazioni dirette ma anche di quelle indirette, attraverso triangolazioni con paesi terzi, cioè merci italiane che transitano da altri mercati prima di arrivare in Cina. Dai dati di novembre delle Dogane cinesi, da poco resi pubblici, emerge che l'Italia ha esportato in Cina per quasi 24 miliardi di dollari, tra gennaio e novembre di quest'anno, solo il 4% in meno dell'analogo periodo 2023.

Negli 11 mesi l'interscambio tra i due paesi è stato, secondo i cinesi, di 66 miliardi di dollari, lo 0,6% in più del 2023, con un rosso della bilancia copmmerciale di circa 18 miliardi di dollari. In sostanza, rispetto ai dati Istat-Ice, il trend sarebbe ribaltato. (riproduzione riservata)

 


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